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Verifood: l'intelligenza artificiale tutela Dop e Igp sul web

E’ stato presentato oggi al Vinitaly il progetto di ricerca congiunto tra Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) e il Centro interuniversitario di Scienze della Sicurezza e della Criminalità delle università di Trento e Verona (Cssc)



TRENTO.  Mettere a punto un sistema di ricerca automatica sul web di usurpazioni, evocazioni e imitazioni delle Dop/Igp italiane mediante l’uso dell’intelligenza artificiale, che si ripromette di consolidare l’Italia in prima fila al mondo nella tutela del proprio patrimonio agroalimentare di qualità.

È questo l’obiettivo di Verifood, progetto di ricerca congiunto tra Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, Icqrf, del ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e il Centro interuniversitario di Scienze della Sicurezza e della Criminalità delle università di Trento e Verona (Cssc).
Il progetto è stato presentato oggi, martedì 16 aprile, in occasione del Vinitaly dal capo dipartimento dell’Icqrf Felice Assenza. Presenti anche il direttore del Cssc e professore di criminologia della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Trento Andrea Di Nicola e il coordinatore scientifico del Cssc e professore di diritto penale del dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Verona Roberto Flor.

A illustrare le componenti informatiche e di scienze cognitive del progetto, rispettivamente Massimo Donelli, del dipartimento di Ingegneria civile ambientale e meccanica dell’università di Trento e membro del consiglio direttico del Cssc e Elena Maria Rusconi, del dipartimento di Psicologia e scienze cognitive dell’università di Trento, coordinatore scientifico della sede di Trento del Cssc.


Le Indicazioni geografiche italiane sono un patrimonio che rappresenta oltre 20 miliardi di euro annui nell'economia nazionale, coinvolgendo circa 900 mila lavoratori. Con ben 890 Indicazioni Geografiche, l'Italia è il leader mondiale in questo settore. Tuttavia, oggi questa ricchezza è minacciata dalle frodi, soprattutto sul web, dove fenomeni come usurpazione, evocazione e imitazione stanno crescendo in maniera preoccupante. L'Icqrf, che svolge 6.000 controlli online all'anno, ha già rimosso oltre 4.000 inserzioni irregolari di prodotti con indicazione geografica da siti di e-commerce e marketplace.

Per affrontare questa sfida, Icqrf e il Centro interuniversitario di Scienze della sicurezza e della criminalità delle università di Trento e Verona hanno lanciato Verifood, un accordo per proteggere le Indicazioni geografiche italiane online.
Le competenze di un Centro interuniversitario specializzato nella ricerca applicata multidisciplinare sulla sicurezza a supporto delle investigazioni offline e online si uniscono a dieci anni di esperienza di Icqrf nel settore del contrasto delle frodi alle indicazioni geografiche sul web.

Verifood si basa su tre pilastri principali:

  • L’intelligenza artificiale / il sistema informativo

Il primo consiste nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale supportata dalla criminologia, dalle scienze cognitive e giuridiche per creare un sistema informativo innovativo, la Verifood platform, che identifichi, investighi e raccolga prove sulle frodi online contro le Indicazioni Geografiche. Dopo un anno di lavoro, il prototipo è già in fase avanzata e nei prossimi due anni sarà calibrato per migliorare la capacità di riconoscere annunci fraudolenti. Alla fine dei lavori saprà anche individuare le frodi online più efficaci.

  • la cooperazione pubblico-privato

Il secondo pilastro si concentra sulla cooperazione tra gli attori qualificati, pubblici e privati, come i consorzi di tutela, e tra questi e le università e i centri di ricerca, per creare un network nazionale che ottimizzi le sinergie nel monitoraggio e contrasto delle frodi online, così come nella loro prevenzione. Sarà anche istituito il primo corso nazionale per la formazione specialistica multidisciplinare in questo ambito.

  • La sensibilizzazione

Il terzo pilastro, infine, punta a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della protezione delle Indicazioni geografiche italiane. Anche l’università è chiamata a questo compito. Attraverso comunicazioni online e offline, incontri formativi, conferenze, corsi universitari e pubblicazioni, si mira a coinvolgere i cittadini nella difesa dell'eccellenza agroalimentare del Paese.













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