Statale 47, sì alla mozione ma da un consiglio ridotto 

Castel Ivano. Sei consiglieri di maggioranza lasciano l’aula. Mario Sandri: «Pur favorevole  alle 4 corsie, trovo sbagliato impegnare chi verrà dopo di noi con un documento di fine mandato»


Fabio Franceschini


Castel ivano. Si è tenuto nella serata di mercoledì nella sala polifunzionale sita nella frazione di Agnedo l’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione guidata da Alberto Vesco. Un’assemblea a dir poco particolare in cui addirittura 6 membri della maggioranza consiliare, tra cui il vicesindaco Mario Sandri, la presidente Ezia Bozzola e l’assessora Jennifer Bressanini, hanno deciso di abbandonare l’aula nel momento in cui la minoranza si accingeva a presentare la mozione con cui si richiedeva alla giunta e al sindaco di impegnarsi a concordare con la Provincia una nuova soluzione a quattro corsie, con spostamento della ferrovia, in relazione ai lavori di riorganizzazione della SS47 nel tratto tra Castelnuovo - Grigno. «Il tutto – spiega il consigliere di minoranza Armando Floriani – per far fronte alla più che discutibile soluzione del 2+2 proposta dalla Provincia. Opzione questa che alla comunità non piace per nulla. Deve essere il territorio che decide e non altri».

«Pur essendo favorevole ad una soluzione a quattro corsie – fa sapere il vicesindaco Mario Sandri – non intendo comunque partecipare alla discussione in merito ad una mozione che costringerebbe giunta e sindaco ad impegnarsi su una questione di assoluta rilevanza al poco più di 30 giorni dalla scadenza del mandato». A rincarare la dose la presidente del consiglio comunale Ezia Bozzola che ha voluto far notare «per questioni di coerenza» come già a gennaio il gruppo di maggioranza avesse presentato un elaborato, peraltro discusso in consiglio comunale, in cui venivano elencate precise osservazioni in merito al Documento preliminare di progettazione relativo alla riorganizzazione e raddoppio della SS47 previsto dalla Provincia.

Di stucco la minoranza che di certo non si aspettava di dover assistere ad una tale presa di posizione nel corso dell’ultimo consiglio comunale della legislatura. «Un comportamento inaccettabile – tuona il consigliere Renzo Sandri – il nostro compito è quello di discutere in assemblea delle problematiche che riguardano il Comune di Castel Ivano e non rifiutare il dibattito uscendo dall’aula. Questa non è di certo responsabilità». Del medesimo avviso il capogruppo Ezio Tessaro il quale si è dichiarato “allibito” dal comportamento tenuto dalla presidente del consiglio Ezia Bozzola la quale «contravvenendo al ruolo che le compete» ha comunque deciso di andarsene senza presiedere alla discussione.

Favorevoli alle quattro corsie, ma al tempo stesso decisamente perplessi dalla scelta operata dai colleghi sono stati gli assessori Luca Tomaselli, Giacomo Pasquazzo e Gabriele Tisi che hanno voluto prendere le distanze dalle motivazioni che hanno scaturito l’abbandono dall’aula da parte della quasi totalità della maggioranza. «Una mozione – spiega Luca Tomaselli – che riteniamo sia rafforzativa e non poco coerente rispetto al lavoro portato avanti sino ad oggi. La poca coerenza forse è insita nel comportamento di chi è uscito dall’aula e non in quello di chi è rimasto». Si dichiara, invece, «frastornato» l’assessore Giacomo Pasquazzo che ha invocato la «necessità del confronto» quale «principio cardine per una sana democrazia».

Solo contro tutti il sindaco Alberto Vesco il quale, senza sottrarsi al confronto e rimanendo in aula al fine di garantire il numero legale per la votazione, ha voluto far notare che «probabilmente le tempistiche con cui è stata presentata la mozione hanno indotto qualcuno a pensare che la volontà della minoranza non fosse tanto quella di risolvere il problema della mobilità di valle quanto piuttosto avvantaggiarsi su altre questioni». Nel corso della discussione lo stesso Vesco ha poi voluto dar lettura delle osservazioni al Documento preliminare di progettazione previsto dalla Provincia a cui, prima di uscire, aveva fatto riferimento proprio la presidente Bozzola. «Documento – fa notare il sindaco – di contenuto decisamente sovrapponibile a quello della mozione in discussione». Mozione che è stata, infine, approvata con il voto favorevole di 9 consiglieri sui 10 presenti respingendo le proposte di integrazione avanzate dal sindaco (spostamento delle stalle e concertazione con la Provincia) il quale, sulla base di tale diniego, ha così deciso di astenersi dalla votazione.

Con il voto favorevole di 10 consiglieri sui 16 presenti, di cui 6 astenuti, è stata invece approvata la variazione di assestamento generale e controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio. All’unanimità, infine, il consiglio comunale ha espresso il suo parere favorevole circa la riduzione dell’aliquota relativa all’imposta immobiliare semplice (Imis) per venire incontro alle esigenze dei cittadini duramente colpiti dalla pandemia. «Con un conseguente minor incasso – fa sapere Alberto Vesco – di 41 mila 588 euro che il Comune di Castel Ivano finanzierà con fondi provenienti dallo Stato».













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