Primiero, ex Villa Salomoni «Abusivi garage e un piano»

Primiero. È stata pubblicata la tanto attesa sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda dell’abuso edilizio riguardante il “Condominio Dolomia”, meglio conosciuto come “ex Villa Salomoni”; la...



Primiero. È stata pubblicata la tanto attesa sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda dell’abuso edilizio riguardante il “Condominio Dolomia”, meglio conosciuto come “ex Villa Salomoni”; la sentenza comporta una capitolazione su tutti i fronti dei ricorrenti allo stesso Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar di Trento che confermava l’ingiunzione, da parte della Provincia di Trento, di demolizione del garage per 5 metri e della parte dell’edificio che eccede l’altezza massima prevista del regolamento urbanistico dell’allora Comune di Transacqua e cioè ben 2,80, in pratica tutto l’ultimo piano del complesso edilizio. La vicenda ebbe inizio nel 2004, quando l’allora sindaco Marino Simoni rilasciò la concessione edilizia riguardante il lotto della vecchia Villa Salomoni. La minoranza in consiglio comunale nel 2006 segnalò agli uffici della Provincia diverse difformità edilizie. La Provincia accertò le difformità, con la conseguente ingiunzione di demolizione di tutto quanto difforme.

Il provvedimento venne impugnato davanti al Tar di Trento con due distinti ricorsi, nel 2007, proposti dal progettista ingegner Paolo Secco contro la Provincia e con “interventum ad adiuvandum” dell’allora Comune di Transacqua (sindaco Marino Simoni) e dalla Dolmen Costruzioni (costruttrice del complesso edilizio) contro la Provincia e nei confronti del Comune di Transacqua, con interventum ad adiuvandum dello stesso ingegner Secco. Il Tar di Trento nel marzo 2008 respinse i due ricorsi, ritenendo valida l’ingiunzione di demolizione della Provincia, perciò Paolo Secco e la Dolmen ricorsero al Consiglio di Stato. Ora dopo più di 10 anni la sentenza che dà ragione al Tar. R.B.













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