Orario «assurdo», consiglio disertato dall’opposizione 

Grigno, ieri non si è presentata per protesta: «Da tempo chiediamo di posticipare  l’orario per permettere alla gente di partecipare o di trasmetterlo in streaming»


di Marika Caumo


GRIGNO. Le minoranze hanno disertato il consiglio comunale. Convocato ieri sera alle 19, i banchi del gruppo di opposizione "Civicamente l'ora del cambiamento" sono rimasti vuoti. Un segno di protesta nei confronti dell'amministrazione, preannunciato nei giorni scorsi via mail al sindaco Leopoldo Fogarotto. Un disappunto che riguarda gli orari di convocazione del consiglio. «Abbiamo chiesto nei giorni scorsi lo spostamento dell'orario dalle 19 alle 20-20.30, ma come sempre siamo stati snobbati», spiega il consigliere Loris Licciardiello. Una richiesta fatta già in precedenti occasioni.

«E' la terza volta che chiediamo orari consoni. Come già ribadito in altri consigli, la scelta di convocarli a queste ore ci risulta quanto mai assurda. Alle 19 (così come altre volte alle 18) per coloro che avessero intenzione di assistere al consiglio comunale diventa difficile arrivare in tempo perché sono ancora al lavoro o semplicemente, come in questo caso, perché la gente normalmente si trova seduta a cena», precisa il gruppo guidato da Sergio Gasperini. Insomma, se già i consigli comunali non sono molto frequentati, convocarli alle 19 non aiuta di certo. «Lo stesso sindaco sul notiziario Grigno-Tezze appena uscito, chiede maggiore partecipazione dei cittadini ai consigli comunali: comprenderà che in tali orari sia difficile per molti poter assistere», precisano dalla minoranza.

Un tema, quello della partecipazione ai consigli, di cui si è parlato nei giorni scorsi anche a Borgo, con le lamentele del sindaco sullo scarso interesse alla vita pubblica. E se a Borgo nell'ultima seduta c'era solo un ex consigliere (situazione simile a moltissimi Comuni della valle), a Grigno va dato il merito che qualche cittadino c'è sempre. «Con una mozione del marzo scorso avevamo chiesto di dare la possibilità ai cittadini di poter visionare i consigli comunali in streaming direttamente da casa, ma il sindaco ha cercato di sviare il discorso, non discutendo il documento e proponendone la bocciatura», continuano i consiglieri di opposizione, che avanzano qualche dubbio. Ieri, infatti, all'ordine del giorno, oltre alla proroga di una convenzione, c'erano 4 interrogazioni (su: personale della biblioteca, fibra ottica, operai comunali e trasparenza e accesso agli atti). «Su 5 punti, 4 sono nostri documenti, sembra che l’orario sia scelto apposta per avere minor pubblico possibile - sospettano -. Tra questi l'interrogazione sull'accesso agli atti, che non ci danno: è la terza volta che la presentiamo e mettono la discussione alle 19. La ripresenteremo».













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