Lions a Primiero, agonismo e solidarietà 

Alle gare di sci a Ces abbinata la donazione di apparecchiature e arredi alla residenza “Le Vette”



PRIMIERO. Dopo dieci anni sono ritornati sulle nevi di San Martino di Castrozza la 38sima edizione dei Giochi invernali Lions Open. È stato un fine settimana all’insegna dello sci nelle tre discipline alpino, nordico e snowboard e naturalmente anche divertimento con i momenti di festa e soprattutto di solidarietà, segno di distinzione del Lions Club che come sempre sa essere vicino ai reali bisogni della società locale.

Ecco che i partecipanti ai giochi invernali hanno potuto godere fino in fondo delle belle giornate di sole, delle piste perfettamente innevate e soprattutto del clima sereno di amicizia che lo stare assieme sa rinvigorire e con nel cuore la voglia di fare del bene contribuendo alla donazione individuata dal Lions Primiero San Martino di Castrozza e del suo presidente Edy Zagonel: l’acquisto di apparecchiature e arredi per la residenza “Le Vette” per le cure palliative dell’ospedale di Feltre (BL) per l’assistenza ai malati terminali.

Naturalmente nn è mancato il sano spirito agonistico durante le competizioni: 180 gli iscritti allo slalom, oltre cento per il chilometro lanciato, un’ottantina nel fondo individuale e 12 staffette. Tra i club migliori si sono distinti Domodossola (il gruppo più numeroso) e la Val Trompia, ma i primierotti, benché pochi perché impegnati nell’organizzazione, si sono difesi bene. L’organizzazione Lions con il supporto di tanti e preparati volontari si è dimostrata perfetta, con una programmazione eccezionale riconosciuta da tutti, soprattutto nel riuscire a portare a termine la gara di sci a Ces nonostante le condizioni meteo avverse, grazie anche all’efficienza degli addetti agli impianti sciistici.

Non sono mancati i momenti di emozione per il Club Primiero San Martino di Castrozza, come la consegna di uno dei numerosi trofei, quello dedicato alla memoria di Remo Brunet, socio fondatore, da parte della moglie, la signora Giovannina: tanto si era prodigato Remo, tanto continua con grazia e gentilezza lei. È stato pure ricordato il socio Marco Debertolis con il trofeo consegnato al campione italiano nel gigante. I trofei hanno esaltato l’arte scultorea primierotta, erano infatti creazioni dei fratelli Zeni di Mezzano. Le medaglie erano invece frutto dell’abilità del Laboratorio Sociale di Primiero.

L’Apt ha dato un supporto indispensabile, l’Us Primiero si è dimostrata una macchina perfettamente oliata nell’organizzare le gare di slalom e fondo, la Croce Rossa Italiana e il gruppo Alpini di San Martino di Castrozza sono stati gli angeli custodi dei partecipanti e gli sponsor istituzionali e privati soprattutto locali non hanno fatto mancare il loro contributo da devolvere all’Associazione “Mano Amica” di Feltre. (r.b.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»