L’ospedale di Lamon si rifà il look con i soldi trentini

Primiero. Sono stati aggiudicati i lavori per la ristrutturazione dell’Ospedale di Lamon; l’impresa Paolo Beltrami Costruzioni spa di Paderno Ponchielli (Cremona) ha vinto la procedura aperta per l’ap...



Primiero. Sono stati aggiudicati i lavori per la ristrutturazione dell’Ospedale di Lamon; l’impresa Paolo Beltrami Costruzioni spa di Paderno Ponchielli (Cremona) ha vinto la procedura aperta per l’appalto dei lavori per la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale dell’ospedale per un importo di 3,5 milioni di euro in virtù del ribasso d’asta applicato. Il valore complessivo dei lavori ammonta a 5 milioni di euro, di cui 4 milioni finanziati nell’ambito del progetto “Sanità del Feltrino” con i "Fondi Comuni di Confine" e 1 milione stanziato come cofinanziamento dalla Regione del Veneto. C'è da dire che i “Fondi Comuni di Confine” sono finanziamenti che favoriscono lo sviluppo dei territori di confine tra le Regioni Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano, “conseguendo obiettivi di perequazione e solidarietà attraverso il finanziamento di progetti di valorizzazione e crescita economica e sociale”. Per chiarire meglio, l’intervento per l’Ospedale di Lamon, si avvale del contributo della Provincia di Trento per la somma di 4 milioni di euro, mentre 1 milione viene stanziato come cofinanziamento dalla Regione Veneto.

L’ospedale di Lamon, come quello di Feltre, è sempre stato un punto di riferimento per le questioni sanitarie dei primierotti e questo anche prima che l’azienda sanitaria locale Feltrina assumesse l’importanza che attualmente ha per il Primiero, anche in base alla convenzione firmata fra la Provincia di Trento e la Regione Veneto. Gli abitanti di Primiero si ricordano che negli anni ‘70 l’ospedale di Lamon era un vero e proprio ospedale a cui essi facevano riferimento poiché era più vicino di quello di Feltre. In quel periodo nella riorganizzazione sanitaria della Regione Veneto stava per essere completamente cancellato. Ci fu allora una sorta di sollevazione da parte dei lamonesi, con la nascita di un movimento spontaneo a cui parteciparono anche i sindaci di Primiero, i quali presero parte anche ad una manifestazione davanti la Regione a Venezia, con una delegazione ricevuta poi dal presidente della giunta veneta. Chi scrive faceva parte della delegazione ricevuta dal presidente, come inviato del quotidiano "Alto Adige" (ora Trentino), sensibile alla legittima rivendicazione popolare. L’ospedale, sull’onda della ribellione della popolazione, venne trasformato in “Centro di recupero e riabilitazione funzionale”, dove attualmente vengono ricoverati anche i pazienti primierotti (ma anche del Tesino) che hanno subito degli interventi negli ospedali veneti.

L’intervento ora appaltato è relativo alla ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione del Presidio ospedaliero di Lamon dell’Unità Locale Socio Sanitaria n. 1 Dolomiti, per potenziarne e completarne le attuali attività di Recupero e Riabilitazione Funzionale, di riorganizzare i servizi di diagnostica Radiologica e di Punto Prelievi a servizio sia della struttura ospedaliera, che del territorio di competenza la struttura sanitaria. L’ospedale sarà potenziato con 22 nuovi posti letto di riabilitazione e il miglioramento delle attuali attività di Recupero e Riabilitazione Funzionale. Inoltre, saranno riorganizzati i locali dei servizi di diagnostica Radiologica, i servizi sanitari territoriali, le attività socio assistenziali e sarà realizzata una Unità Riabilitativa Territoriale con 7 posti letto.

«L’obiettivo centrale del progetto di riordino - ha spiegato il direttore generale Ulss n.1 Dolomiti Belluno, Adriano Rasi Caldogno - è la “persona” sia essa utente, sia essa operatore, sia essa visitatore. L’ospedale deve essere percepito come un luogo accogliente sia dal punto di vista dei servizi offerti, sia dal punto di vista dello spazio fisico che deve connotarsi per il particolare confort. Sarà curata, oltre alla funzionalità, anche l’umanizzazione degli spazi». R.B.













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