«Imer da due mesi invasa dai millepiedi»

Imer. E’ stata consegnata lunedì scorso al Comune di Imer una lettera sottoscritta da 80 cittadini per sottoporre all’amministrazione comunale il problema dei millepiedi che nelle ultime settimane...



Imer. E’ stata consegnata lunedì scorso al Comune di Imer una lettera sottoscritta da 80 cittadini per sottoporre all’amministrazione comunale il problema dei millepiedi che nelle ultime settimane hanno invaso parte del paese.

«Da circa 2 mesi il problema anziché risolversi – si legge nella lettera – si sta diffondendo anche in altre zone dell’abitato e i millepiedi raggiungono appartamenti anche ai piani superiori. Ricordiamo che una famiglia è stata costretta a trasferirsi in un’altra abitazione, inoltre alcune famiglie di fronte alla aiuola del bivio di Imer hanno incaricato una ditta di disinfestazioni di Trento per tentare di risolvere il problema affrontando di tasca propria i costi. Crediamo che l’amministrazione comunale efficiente debba andare oltre la passiva constatazione del problema e attivarsi per evitare se non altro la propagazione del problema. Non è sufficiente l’esposizione di una relazione, a firma del sindaco, che tutti avevano già letto su internet, ma è necessario mettere in atto interventi, che per quanto parziali, possano limitare e circoscrivere la diffusione. Riteniamo che siano due gli interventi imprescindibili: l’immediata rimozione e radicale pulizia delle aiuole pubbliche e private (aiuola del bivio ma anche altre in paese) e un intervento di disinfestazione di una ditta specializzata».

E poi la lettera continua: «E’ evidente e accertato che sotto il telone di copertura delle aiuole, complice il terriccio contaminato dalle larve si crea un ambiente umido favorevole alla proliferazione dei millepiedi. Inoltre la radicale rimozione di quel terriccio eviterà il ripresentarsi del problema il prossimo anno. Poiché la diffusione dei millepiedi non è un problema privato ma bensì pubblico e generalizzato, riteniamo che l’amministrazione comunale si sarebbe dovuta attivare da tempo, e comunque si debba attivare per quantomeno limitare la diffusione, oltreché farsi carico dei relativi costi di disinfestazione».

La lettera si chiude chiedono all’amministrazione comunale di mettere in atto con immediatezza interventi per risolvere o quantomeno limitare il problema. R.B.













Scuola & Ricerca

In primo piano