Il saluto del papa alla Gebetsliga del Tesino 

Rappresentanti dell’Unione di preghiera del beato Imperatore Carlo in Vaticano: «Esperienza unica»


di Fabio Franceschini


CASTELLO TESINO. «Se presenziare a un’udienza papale è già di per sé qualcosa che non capita tutti i giorni, stringere la mano al Santo Padre è davvero un’emozione unica e straordinaria». Queste sono le parole con cui Rodolfo Moranduzzo ha voluto ricordare l’esperienza vissuta assieme ai paesani Giacomino Dorigato e Massimo Pasqualini nei giorni scorsi in Vaticano. «In qualità di rappresentanti della sezione Tesino della Gebetsliga, ovvero l’Unione di preghiera del beato Imperatore Carlo per la pace e la fratellanza tra i popoli - spiega Rodolfo Moranduzzo, delegato per la provincia di Trento della sopracitata Lega - siamo stati invitati a Roma per presenziare all’udienza papale riservata ai membri della nostra Unione di preghiera. Il contesto è stato quello dell’annuale assemblea internazionale della Gebetsliga e del centenario dell’iniziativa intrapresa da Benedetto XV, poi appoggiata dal beato Imperatore Carlo, per porre fine alla strage della prima guerra mondiale».

All’udienza hanno partecipato 200 persone, tutte unite nel proposito di ricordare Carlo I d’Asburgo come l’eroico cristiano che si prodigò, sino alla fine dei suoi giorni, per la pace dei popoli di tutta Europa. La beatificazione, avvenuta nell’ottobre del 2004 ad opera di papa Giovanni Paolo II, è infatti, per i membri dell’Unione di preghiera, il riconoscimento più sentito per un uomo che ha trovato nella fede e nella comunione eucaristica la forza per affrontare le avversità della vita. «Le parole che papa Francesco ci ha rivolto - prosegue Rodolfo Moranduzzo - sono state parole piene d’affetto e di rispetto per chi intende, come noi, impegnarsi a favore della pace espiando con la preghiera e il sacrificio l’ingiustizia che dilaga nel mondo. Infine, la stretta di mano che pontefice ha voluto riservare ad ognuno dei 200 invitati all’udienza è stata quanto di più emozionante mi sia mai capitato di vivere. Un gesto umile e sincero da parte di un uomo nel cui sguardo ho potuto scorgere non solo smisurato amore, ma anche tutto il peso delle sue infinite responsabilità».

L’esperienza vissuta in Vaticano, racconta ancora Moranduzzo, «si pone come tappa fondamentale nel percorso di sviluppo della Gebetsliga del Tesino». Un cammino iniziato nel 2014, anno della sua costituzione, e proseguito con il solenne ingresso della reliquia di Carlo I d’Asburgo nella chiesa arcipretale di San Giorgio il 18 ottobre del 2015. Reliquia che proprio oggi, domenica 5 novembre sarà esposta nella chiesa della Santissima Annunziata di Trento, in via Belenzani, per la messa in onore del beato. «La nostra Unione di preghiera - conclude Rodolfo Moranduzzo - non intende solamente proporre agli aderenti un cammino di fede e devozione, ma vuole anche approfondire e indagare la storia, per far conoscere a chi, sempre più attratto da unanimismi senza Dio, tende ancora oggi a mistificare e a dimenticare le tragedie che hanno insanguinato l’Europa di inizio Novecento».

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