Famiglia Coop, il negozio riaprirà dopo Ferragosto 

Primiero San Martino, il via libera della commissione edilizia comunale  all’istanza di costruzione in sanatoria “libera” il punto vendita di viale Piave 



PRIMIERO. Giovedì 16 agosto se tutto procederà come nelle previsioni, oppure venerdì o al massimo sabato, la Famiglia Cooperativa di Primiero dovrebbe riaprire i battenti e riavviare la sua attività commerciale nel punto vendita di viale Piave a Transacqua. Il tutto avviene come conseguenza dell’approvazione di ieri pomeriggio, da parte della commissione edilizia del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, dell’istanza di costruzione in sanatoria presentata dalla società Primiero Sviluppo srl, nel lotto A di viale Piave.

Come ormai è noto si tratta in sostanza di quella che nel passato veniva chiamata concessione edilizia in sanatoria e che riguarda ora il complesso edilizio all’entrata del paese di Transacqua, sede della Famiglia cooperativa. Concessione molto travagliata a dire il vero, viste le diverse riunioni che la commissione ha dovuto fare per dare finalmente l’ok, il tutto giustificato dalla delicatezza della questione che si trascina ormai da anni e dalla determinazione a non commettere errori sostanziali e non come è avvenuto in passato negli atti deliberati dall’ex Comune di Transacqua retto allora dal sindaco Marino Simoni e poi totalmente annullati dalle sentenze del Tar di Trento e poi dal Consiglio di Stato, con la conseguente chiusura del punto vendita di viale Piave.

Il nuovo Comune ha fatto con fatica la sua parte e ora tocca ai tecnici cui la Famiglia cooperativa si è affidata velocizzare le pratiche. Si sa che è stato emesso il bonifico bancario che riguarda il conguaglio per gli oneri di urbanizzazione (che effettivamente non ammonta a 200.000 euro avendo nel passato pagata una trance) e la sanzione stabilita dal Comune che va dai 1.500 ai 6.000 euro. Ora resta di presentare al Comune la comunicazione del certificato di agibilità (che è a cura della stessa società richiedente) e nel presentare sempre al Comune la cosiddetta “Scia” e cioè la “Segnalazione certificata di inizio attività” che in questo caso riguarda appunto l’attività commerciale per una media struttura e cioè sotto gli 800 metri quadri di superficie commerciale utile.

Nella giornata di ieri 10 si stavano completando i lavori di adeguamento urbanistico che erano stati richiesti e, come ci è stato detto, lavorando giorno e notte si procederà nell’operazione di riempimento del supermercato con la merce per essere pronti a riaprire.

La svolta che è stata impressa a tutta la questione che si trascina da anni, è conseguenza della motivazione della sentenza del Consiglio di Stato che annullava sì tutte le concessioni edilizie e commerciali rilasciate dall’allora sindaco di Transacqua, ma che dava la possibilità da parte del nuovo Comune di procedere ad una possibile «riedizione dell’attività amministrativa all’esito del presente giudizio – si legge nella sentenza – ai fini della predisposizione di un nuovo Piano di lottizzazione interamente rispettoso della vigente disciplina in materia di standard». La sentenza in effetti riconosce l’esistenza di tale «potere di riedizione dell’attività amministrativa – si legge – finalizzata essenzialmente ad avviare un percorso che consenta di pervenire al rilascio di nuovi titoli abilitativi che vadano a legittimare l’esistenza del fabbricato realizzato sul lotto A». E così è stato. (r.b.)













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