«Ciao caro mister “Flavietto” e grazie di tutto»

Transacqua. Sono state davvero tantissime le persone che ieri pomeriggio hanno affollato la chiesa di Transacqua per l'ultimo, commosso saluto a Flavio Tavernaro, 54 anni, scomparso prematuramente...


Nicola Corona


Transacqua. Sono state davvero tantissime le persone che ieri pomeriggio hanno affollato la chiesa di Transacqua per l'ultimo, commosso saluto a Flavio Tavernaro, 54 anni, scomparso prematuramente mercoledì mattina a seguito di complicazioni successive a un intervento chirurgico per peritonite. A stringersi intorno alla mamma Orsolina e alla compagna Maria Grazia, l'intera comunità, con gli amici di una vita, il Gruppo alpini e i ragazzi dell'Us Primiero. Proprio i suoi ragazzi a termine della funzione hanno voluto omaggiare il loro mister con una toccante lettera di ricordo, letta dal presidente delle sezione Martino Turra. Anche Deborah Depaoli, storica segretaria della sezione, ha voluto ricordare in chiesa l'amico.

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona semplice e minuta, ma piena di energia, con una grandissima passione per lo sport in generale (era anche maestro di tennis) e per il calcio in particolare. Attento e preparato, sapeva tirar fuori il meglio da ognuno dei suoi atleti ed era bravissimo nel gestire lo spogliatoio. Pretendeva tanto da se stesso e dai suoi ragazzi, che invitava sempre a rimanere con i piedi per terra. Un perfezionista, mai completamente appagato. Soddisfazione e compiacimento duravano il tempo di un applauso e poi via a pensare subito alla partita successiva. La sua passione era veramente grande, tanto da non fermarlo nemmeno dopo l’insufficienza renale che lo aveva obbligato a un trapianto nel 2006. Domenica scorsa, nella sua ultima partita da allenatore, dopo i primi sintomi di malessere era stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco e a tornare negli spogliatoi, ma aveva voluto rientrare nei minuti finali per guidare i suoi ragazzi ad un'importante vittoria contro l'Albiano. La sua ultima. Mancherà a tutti Flavio: come figlio, come compagno, come amico. E mancherà tanto anche come allenatore. La squadra lo sa, tornare all'attività non sarà facile. Ma i suoi modi di dire, gli incoraggiamenti, le sue proverbiali sfuriate, unite allo spirito e alla sua grande passione resteranno per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene, regalandogli un sorriso e dandogli la forza di andare avanti, domenica dopo domenica. «Ciao mister, grazie di tutto».













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