Vallo tomo, per gli espropri mezzo milione in più 

Aggiornato il quadro economico per la messa in sicurezza della parete a Mori Con la quarta perizia il costo dei lavori ammonta a 1,73 milioni di euro 


di Matteo Cassol


MORI. È arrivata la quarta variante per i “lavori di somma urgenza per la realizzazione di un intervento per la demolizione di un ammasso roccioso a monte di Mori in località Monte Albano”. Le modifiche riguardano principalmente interventi per problemi di stabilità della rampa a monte della viabilità provvisoria, lo scorporo di opere di rifinitura e l’aggiornamento del quadro economico con l’aggiunta di oltre 500 mila euro per gli espropri. La perizia iniziale (luglio 2016) dell’intervento che ha portato alla costruzione del contestato vallo-tomo e all’abbattimento del famigerato diedro ammontava a 1,84 milioni di euro, di cui 999 mila per lavori e 849 per somme a disposizione dell’amministrazione (di cui 215 mila per occupazione d’urgenza). I lavori di realizzazione del vallo-tomo erano stati affidati in somma urgenza all’impresa Misconel srl di Cavalese il 31 agosto 2016 per un importo di 395.295 euro, con conseguentemente rideterminazione in ribasso del quadro economico complessivo a 1,11 milioni. La prima variante era stata approvata nel giugno 2017 ed era stata redatta principalmente ai fini dell’affidamento della seconda parte dell’intervento (167 mila euro, con travaso dalle somme a disposizione), quella della demolizione dell’ammasso roccioso ritenuto pericolante. La seconda variante (luglio 2017) riguardava l’esecuzione di lavorazioni suppletivi nell’ambito della realizzazione del vallo-tomo, con riferimento all’introduzione di specifiche misure di sicurezza (l’importo dei lavori salì di 78 mila euro). Successivamente, nel novembre 2017 è stata approvata la terza perizia di variante, relativa demolizione, che ha comportato un aumento dell’importo complessivo, rideterminato in 1,23 milioni. La redazione della quarta perizia è stata determinata come si accennava dalla necessità di risolvere i problemi di stabilità della rampa a monte della viabilità provvisoria di cantiere. Sono state inoltre riconosciute le lavorazioni di scavo e riporto per ripristinare la funzionalità del rilevato paramassi (1.405 euro), a seguito della demolizione dei massi ciclopici sulla rampa a monte del tomo. Inoltre è stato previsto lo scorporo dal progetto di parte delle lavorazioni di finitura di importo modesto (acciottolato, idrosemina, grigliato), la cui mancata realizzazione non compromette la funzionalità dell’opera, «lavorazioni che appaiono più idonee a essere inserite all’interno del progetto esecutivo di mitigazione ambientale del vallo-tomo, in corso di affidamento». Inseriti poi 504 mila euro per espropriazioni e asservimenti: il totale diventa dunque di 1,73 milioni.

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