LA CAMMINATA DELLA PACE 

«Mai più guerre e violenze» 

L’appello interconfessionale con tutti i rappresentanti religiosi



ROVERETO . A firmare il lungo appello sono pressoché tutte le confessioni religiose: il Centro Islamico di Rovereto, con Mohammed Medkouri, il Centro Kushi-Ling di Arco, con Claudia Wellnitz, la Chiesa Evangelica di Rovereto, rappresnetata da Alfio Sotera, la Chiesa Evangelica Valdese, con Alessandro Serena, la Chiesa Foursquare “Amici di Gesù”, per la quale firma Pierino Zingg , la Chiesa Ortodossa Romena S. Marco, rappresentata da Padre Ioan Catalin Lupastenau, la Chiesa Ortodossa Russa di Trento e Rovereto, con Padre Yon Grebanosu, la Chiesa Ortodossa Serba, Parrocchia san Luka, con Snezana Petrovich, e la Comunità Islamica del Trentino con l’imam Aboulkeir Breigheche, oltre alla Zona pastorale cattolica della Vallagarina, rappresentata dal decano Sergio Nicolli. L’occasione era la Camminata per la Pace, partita ieri alle 18 dall’Ossario di Castel Dante per raggiungere la Campana dei caduti, sul colle di Miravalle. Inevitabile il richiamo alla Grande Guerra che cento anni fa ha insanguinato questi luoghi. «Siamo qui - hanno scritto assieme i rappresentanti religiosi - per fare memoria di tanto dolore riversato sugli uomini dall’odio e dalla violenza di altri uomini. Siamo qui per mettere davanti a Dio le loro sofferenze e le loro speranze stroncate. Siamo qui perché tutto questo non accada mai più: perché gli interessi economici, la sete di potere e gli egoismi personali si fermino davanti alla dignità di ogni uomo e di ogni donna, a qualsiasi popolo appartenga, di qualsiasi razza e colore e qualsiasi fede professi». All’inizio della camminata, i partecipanti sono scesi al piano più basso dell’Ossario, dove sono custodite le ossa di migliaia di vittime della Grande Guerra, e ha preso parola anche il direttore del Museo della Guerra, Camillo Zadra.















Scuola & Ricerca

In primo piano