la sfida lanciata da educa 

Insegnanti e giuristi per dare regole al web

ROVERETO. Da sempre EDUCA non è solo un momento di divulgazione, ma anche spazio di incontro in cui si intrecciano legami, nascono progettualità comuni, anche tra mondi e saperi professionali...



ROVERETO. Da sempre EDUCA non è solo un momento di divulgazione, ma anche spazio di incontro in cui si intrecciano legami, nascono progettualità comuni, anche tra mondi e saperi professionali apparentemente distanti. Quest’anno l’inedito intreccio è avvenuto tra avvocati e docenti che si sono confrontati su un curriculum per l’educazione civica digitale, in un appuntamento promosso da IPRASE e dalla Fondazione dell’Avvocatura Italiana che potrebbe essere l’inizio di un lavoro comune. Giuristi e insegnanti hanno progettato strumenti per l’acquisizione di competenze di cittadinanza digitale. Profili Giuridici della gestione di un gruppo whatsapp o dell’utilizzo di social da parte di un soggetto minore di età, responsabilità del genitore nel caso di utilizzo della SIM affidata al figlio, il ruolo della scuola e degli insegnanti sono stati i temi principali trattati corredati da filmati e dalla narrazione dei presenti e, come punto di partenza, dal Manifesto della Comunicazione non ostile in cui “le parole che scegliamo di usare, dentro e fuori la Rete, raccontano la persona che siamo”. La cittadinanza digitale, è stata oggetto di riflessioni anche durante l’evento organizzato da Iprase “A tutto Byod”. Daniela di Donato e Antonio Fini hanno coinvolto interattivamente i numerosi docenti intervenuti, illustrando l’ormai celebre Decalogo sull’ uso dei dispositivi personali a scuola, (BYOD, Bring Your Own Device, porta il tuo dispositivo) realizzato dal gruppo di lavoro del MIUR. Illustrando gli scenari didattici in cui il BYOD può essere inserito, favorendo anche in questo modo un ingresso dei ragazzi nella “cittadinanza digitale”.

Il festival dell’educazione è promosso da Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento e Comune di Rovereto con il supporto organizzativo del consorzio Consolida e il contributo scientifico di Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Franco Demarchi e IPRASE.













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