In tunnel fino al Garda  oltre ad Avio spunta Villa  

Non solo traforo del Baldo. Mentre si è aperto il confronto per la galleria tra Bassa Vallagarina e Malcesine, c’è chi lancia la proposta alternativa con ingresso Rovereto Nord per arrivare ad Arco



Vallagarina. Un tunnel sotto il Baldo tra Avio e Malcesine (sul quale si lavora a livello di Provincia e Comuni per un’ipotesi di progetto) sarebbe poco utile, meglio puntare su quello tra Villa e Arco. La pensa così Giuseppe Lana, di Besenello, che propone un tracciato più a nord, che a suo dire sarebbe più pratico e utile, mentre la galleria verso Malcesine avrebbe come effetto quello di intasare la strada lungo lago. «Il tracciato ipotizzato dovrebbe passare in galleria sotto il monte Baldo, per sbucare nei pressi di Malcesine (km 11,5) Se ho ben capito, questo intervento dovrebbe alleggerire il traffico nella zona nord del lago. A mio avviso invece, si verrebbe a creare un ulteriore groviglio di automezzi, dato che la strada del lungolago non ha le caratteristiche per smaltire il traffico nord -sud, con un nuovo importante afflusso di veicoli in uscita dal tunnel. Sulla vecchia statale Mori - Torbole, rimarrebbe comunque tutto il traffico in direzione nord del lago, con destinazione le due sponde o la risalita verso Arco, Dro, ecc.

Da Villa a Linfano

Teniamo anche in considerazione la tipologia dei mezzi in transito: motociclette, automobili, camper, pullman e grossi autotreni diretti alle cartiere di Arco (tutti nei due sensi di marcia). Penso cambierebbe poco; sicuramente non giustificherebbe la spesa. Secondo me la soluzione consiste nel togliere tutto il traffico autostradale (proveniente particolarmente da nord ) dalla viabilità ordinaria e con un nuovo tragitto dirottarlo direttamente in una zona provvista di una “rotonda" che permetta di incanalare gli automezzi nelle varie direzioni con percorsi appositi indipendenti, in zona Linfano. A tale scopo, vorrei proporre una soluzione che prevede sempre un tunnel, di lunghezza inferiore a quello ipotizzato sotto il monte Baldo (11 Km), che all'uscita desse la possibilità di prendere la direzione desiderata senza interferire con altre. Un tunnel con partenza in prossimità di Villa Lagarina o Rovereto Nord e sbucante nella piana a sud di Arco, consentirebbe di proseguire poi nelle tre direzioni.

Vecchia statale al traffico locale

In questo modo la vecchia statale Mori- Loppio -Nago rimarrebbe a disposizione della viabilità locale ed ordinaria. Ovviamente lascio ai tecnici studiare la fattibilità da un punto di vista geologico, di quote, pendenze e scelta delle superfici di entrata ed uscita del tunnel. Rivolgo queste mie considerazioni al presidente Fugatti ed ai tecnici provinciali, nella speranza di contribuire alla risoluzione di questo problema».

Il futuro è la ferrovia

Scettico sul tunnel Avio - Malcesine è anche Roberto Franchini, che invece punterebbe a riattivare la ferrovia Mori - Riva, limitando il tunnel tra Avio e Malcesine alle navette. «Una soluzione più interessante sia per la riduzione del il traffico che dello smog è quella di permettere l’accesso automobilistico al lago solo ai residenti, ai mezzi di soccorso e a qualche altra categoria speciale. Tutti gli altri potrebbero raggiungerlo riattivando la ferrovia Mori – Riva e realizzando il tunnel solo per navette ferroviarie fra Avio e Malcesine. Quest’ultime alimentate, ovviamente, da energia pulita. Il parcheggio per gli utenti in uscita dal casello di Rovereto Sud potrebbe essere situato nell’ex Montecatini, riattivando il tratto ferroviario con la vicina stazione di Mori che comunque sarebbe il naturale collegamento con l’asta dell’alta Vallagarina, per chi arrivasse in treno da nord. Analogamente si potrebbe procedere ad Avio, dove il parcheggio potrebbe essere posto in zona industriale oppure in prossimità della stazione ferroviaria di Vo’ sinistro, nel caso si volesse allacciarla con il centro comunale, prima di attraversare il tunnel anzidetto.

Ciò, in previsione di circondare tutto il lago di Garda con una linea, unita anche a sud, con le esistenti stazioni (Peschiera – Desenzano) del tratto Milano- Venezia: lo sviluppo più probabile della mobilità del Garda. A questo punto, anche il traforo del Baldo sarà risibile, nell’ottica ambientale complessiva e la Vallagarina potrà diventare, in una certa misura, entroterra gardesano».













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