Discarica di Pilcante ferma almeno per tutto il 2020 

La Provincia risponde a Manica. C’è da aggiornate l’intero piano delle strutture oltre i 300 mila metri cubi e ci vorrà un anno per farlo. Fino ad allora autorizzazioni sospese


MICHELE STINGHEN


Ala. Cave di pilcante, la sospensione del procedimento è stata allungata; si guadagna - almeno dal punto di vista dei contrari al progetto - un altro anno. fino al 31 dicembre del 2020 pilcante potrà dormire sonni tranquilli. e nel frattempo lavorare per far valere le proprie richieste e istanze in materia di discarica.

È la risposta che è stata data ieri dalla giunta provinciale ad alessio manica, consigliere del pd, durante le interrogazioni a risposta immediata.

Un piano da aggiornare

Manica, nel ripercorrere la vicenda e citando le forti preoccupazioni della comunità locale, ricordava che l'assestamento di bilancio prevedeva l'aggiornamento della pianificazione delle discariche superiori a 300 mila metri cubi. Manica chiedeva se la discarica di Pilcante - progetto presentato dai privati sulla base delle norme vigenti e di precedenti autorizzazioni - potesse comunque rientrare tra quelli da sospendere - ed eventualmente rivedere. La risposta è stata positiva.

La risposta della Provincia

"Il decreto - hanno risposto ieri a Manica in consiglio provinciale - prevede che la Provincia aggiorni la pianificazione delle discariche di rifiuti inerti superiori a 300 mila metri cubi entro il 31 dicembre 2020. Nell'articolo si precisa che nell'aggiornamento saranno valutate "le previsioni della vigente pianificazione comprensoriale inerente queste discariche"». Questa norma, precisa l'amministrazione provinciale, stabilisce che fino a quando non verrà adottato l'aggiornamento, e comunque non oltre la fine del 2020, tutti i procedimenti di autorizzazione in corso resteranno sospesi. La discarica a Pilcante rientra a pieno titolo in questa categoria, e di conseguenza il procedimento di richiesta di autorizzazione, che tante polemiche e preoccupazioni aveva suscitato la scorsa primavera, viene perciò sospeso.

È la seconda sospensione

Non che non lo fosse già. ieri l'amministrazione provinciale ha precisato che il procedimento di valutazione di impatto ambientale della discarica era già stato sospeso lo scorso 19 giugno, perché l'istruttoria aveva evidenziato delle carenze e dei punti da chiarire, per i quali la commissione aveva chiesto ai progettisti delle integrazioni tecniche. verosimilmente ciò aveva già interrotto l'iter per diversi mesi, mettiamo fino a fine di quest'anno. la nuova legge protrae questa sospensione fino a tutto il 2020, di fatto.

«Attenzione alle comunità»

Ieri la risposta data a Manica ha fatto intravvedere altre speranze: «La modifica normativa - ha precisato l'amministrazione provinciale - prende atto della necessità di revisionare la pianificazione, anche accogliendo le richieste provenienti dalla popolazione e dal territorio interessato». Come dire che nel fare la nuova legge, si cercherà di tenere presente le istanze di tutela della popolazione di Pilcante. Ovviamente, come di tutte le altre comunità che di fronte alle ipotesi di collocazione nella loro zona di impianti per il trattamento dei rifiuti, reagiscono ovunque facendo muro. Alla politica il compito di scegliere le zone più vocate.













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