IL CASO

Val Badia, petizione online per cambiare il nome del rifugio Negerhuette

Raccolte 7 mila firme sull'onda dei movimenti antirazzisti cresciuti dopo l'uccisione di George Floyd. I gestori: "Il nome tedesco deriva dal latino 'niger' (nero) e non dal tedesco 'Neger' (negro).  Tutti qui sono benvenuti"



BOLZANO. Il rifugio altoatesino Capanna Nera è finito al centro di polemiche per il suo nome tedesco, Negerhuette. Sull'onda dei movimenti antirazzisti in tutto il mondo, è partita dalla Germania una petizione online che nel giro di pochi giorni ha raccolto 7.000 firme per far cambiare nome al noto rifugio della Val Badia. I promotori si rivolgono, tra l'altro, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il nome tedesco deriva dal latino 'niger' (nero) e non dal tedesco 'Neger' (negro), spiegano i gestori del rifugio su Facebook, ricordando la storia ormai quasi centenaria della Capanna Nera. «Respingiamo qualsiasi forma di razzismo, xenofobia e discriminazione. Tutti sono benvenuti, indipendentemente dalla loro provenienza. Comprendiamo il disappunto e intraprenderemo delle iniziative per fare sì che il nostro tradizionale rifugio resti un luogo di accoglienza», conclude il post.













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