SEN JAN

Una nuova “finestra” sugli scrittori ladini

È falso affermare che la Valle di Fassa non abbia avuto un suo sviluppo letterario. Lo testimonia il libro di Fabio Chiocchetti “Scritores ladins"



SÈN JAN. È falso affermare che la Valle di Fassa non abbia avuto un suo sviluppo letterario. Lo testimonia il libro di Fabio Chiocchetti “Scritores ladins – materiali per la storia della letteratura ladina di Fassa” presentato nei giorni scorsi alla presenza della sorastanta (dirigente) Mirella Florian, della Scuola di Fassa e di Paul Videsott, preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bolzano. I saggi proposti nel libro si concentrano essenzialmente sulle testimonianze scritte documentate nel corso dell’Ottocento, sulla fase dell’impegno “militante” del primo Novecento, nonché la straordinaria fioritura del secondo Dopoguerra. Non viene affrontata la magmatica produzione letteraria contemporanea. Il criterio adottato dall’autore è stato quello di selezionare una serie di contributi a carattere linguistico e letterario provenienti da pubblicazioni monografiche, raccolte di varia natura, disponendo il materiale grossomodo in ordine cronologico.

«Il lavoro - spiega l’autore Fabio Chiocchetti – non ha la pretesa di organicità né di completezza, tuttavia nel suo insieme lascia trapelare una coerenza di fondo. La pubblicazione nasce essenzialmente per motivi di ordine pratico, ossia per offrire ai docenti e ai futuri insegnanti della Scuola di Fassa uno strumento di facile consultazione. Nel libro si trovano testi e informazioni concernenti le varie tappe che, dal primo Ottocento a oggi, hanno visto il ladino fassano fare la sua prima apparizione nel panorama della letteratura ladina».

In questi giorni è ripreso il percorso biennale di alta formazione in lingua e cultura ladina denominato “Antropolad”. L’iniziativa è rivolta agli operatori culturali del territorio che intendono acquisire una formazione approfondita negli ambiti della linguistica, della letteratura e della cultura ladina, nonché dell’antropologia alpina. Il progetto è il risultato del lavoro sinergico della Scuola Ladina di Fassa con le istituzioni del territorio quali l’ Istitut Cultural Ladin “Majon di Fascegn” e il Comun General de Fascia, insieme alla Provincia Autonoma di Trento e agli atenei di Trento e di Bolzano. Le lezioni si svolgono il venerdì pomeriggio dalle 15 alle19 e sabato mattina, dalle 9 alle 13. (g.b.)













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