Ztl e varchi, un anno tra dubbi e critiche 

Biasioli ai commercianti: «Pronto al confronto, sì ad un nuovo parcheggio all’ex carcere». Giacomoni: «Multe dimezzate»


di Sandra Mattei


TRENTO. Entrati in vigore un anno fa, dopo 40 giorni di sperimentazione, i varchi elettronici della Ztl che controllano con le telecamere il passaggio dei veicoli e non perdonano i trasgressori, continuano a far discutere.

Ieri abbiamo registrato il malcontento di molti commercianti, nettamente contrari, perché l’accesso solo nelle fasce dalle 7 alle 10 e dalle 14 alle 16 avrebbe complicato il loro lavoro, portando ad un calo dei clienti e degli affari. In particolare, si lamentano gli esercenti dell’”uncino” compreso tra via Galilei , via Roggia Grande e via Calepina, che era l’unico accesso al centro per automobilisti e autotrasportatori alle prese con scarico e carico merce. I negozianti sperano in un ripensamento dell’amministrazione ed hanno chiesto un incontro al più presto.

«La disponibilità a ragionare insieme - interviene il vicesindaco Paolo Biasioli - c’è sempre, ma ricordo che la decisione di estendere la Ztl alle vie in questione è stata ponderata a lungo. L’idea partita nel 2010 è stata messa in pratica l’anno scorso, dopo i lavori di riqualificazione. Faccio notare che l’accesso è sempre consentito per il garage Europa e per il parcheggio di Franzinelli. Se poi si argomenta che non ci sono parcheggi attestamento, rispondo che piazzole di carico e scarico non mancano, ma se lo scopo della Ztl era quella di ridurre rumori e traffico, per un centro più vivibile, non possiamo derogare troppo all’entrata delle auto». Biasioli nega che alla base del provvedimento ci sia l’obiettivo di fare cassa, anzi: «Nell’assestamento avevamo previsto una somma maggiore dovuta alle sanzioni, che sono calate molto rispetto ai primi mesi dell’entrata in vigore dei varchi».

La conferma viene dal comandante della polizia locale, Lino Giacomoni: «Le sanzioni si attestano ora sulle 70 o 80 al giorno, rispetto alle 150 o 200 iniziali. Vuol dire che gli utenti della Ztl, tra negozianti e residenti si sono abituati alla nuova organizzazione. Faccio anche notare che a fronte di una piccola somma di denaro, gli esercenti hanno a disposizione 5 ore al giorno per entrare in centro, mentre per chi ha un’esigenza di acquistare qualcosa di voluminoso o c’è un’anziana che vuole andare dal parrucchiere, può sempre rivolgersi all’ufficio della polizia locale in piazza Dante o alla sede di via Maccani, per chiedere un permesso provvisorio. C’è anche la possibilità, per chi dovesse dimostrare un’emergenza, come un disabile, di chiedere che venga tolta la sanzione». Riferiamo che i negozianti della zona tra via Galilei, Roggia Grande, Calepina, sostengono di non avere sufficienti soste di carico e scarico, né parcheggi di attestamento, a differenza di altri punti del centro storico.

Il comandante Giacomoni non è d’accordo: «Ci sono spazi di sosta in via Torre Verde, in piazza Sanzio ed in via Venezia. E se c’è da fare una consegna imprevista, il commerciante può il permesso provvisorio, fuori fascia, online».

Su parcheggio di attestamento nella zone Est della città Biasioli annuncia che una soluzione potrebbe essere vicina. «Stiamo aspettando che la Provincia metta a disposizione il cortile dell’ex carcere, sul quale ci stanno una novantina di posti auto. Potrebbe esserci così anche un passaggio tra via Pilati e via Barbacovi. So che un privato è interessato a gestirlo, in attesa che partano i lavori del polo giudiziario sarebbe uno sfogo importante».













Scuola & Ricerca

In primo piano