Welfare, la Provincia a caccia di immobili 

Patrimonio del Trentino cerca una casa a Trento per ospitare forme di co-housing giovani-anziani



TRENTO. Promozione dell’invecchiamento attivo e presa in carico degli anziani fragili per incrementare il livello di prevenzione generale.

Su questi aspetti del welfare la giunta provinciale sta puntando ormai da tempo. Le esperienze più avanzate a livello europeo, ed alcune piccole sperimentazioni attivate sul territorio della provincia, sono basate su forme residenziali che prevedono diverse tipologie di utenza, con bisogni differenziati ma complementari, in luoghi in prossimità di altre funzioni di aggregazione. In una recente delibera, la giunta provinciale ha preso atto che «i fenomeni di fragilità e solitudine sono concentrati nelle arre urbane, dove i legami sociali sono più fragili e frammentati rispetto alle aree rurali».

Ecco perché la Provincia ha ritenuto di attribuire a Patrimonio del Trentino l’incarico di si ritiene opportuno individuare un immobile idoneo alla sperimentazione di forme di co abitazione per anziani, studenti, persone con disabilità e persone adulte con difficoltà abitative o a rischio emarginazione, che intendono vivere in autonomia in un contesto ove siano realizzabili anche spazi di socializzazione». L’immobile dovrà essere a Trento, e sobborghi, anche da ristrutturare e/o da ampliare, idoneo ad ospitare in co-abitazione anziani e/o giovani nonché attività aggregative e provvisto di adeguati spazi verdi, al fine di garantire qualità dell’accoglienza ed idonei spazi di relazione.













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