Voli cancellati per la nube vulcanicaI trentini ora chiedono i danni

Sono decine i casi segnalati al centro consumatori per ottenere i rimborsi dei voli andati in fumo la settimana scorsa per colpa della nube vulcanica islandese. Al lavoro anche le agenzie di viaggi



TRENTO. Volo cancellato? Vi rimborsiamo solo l’andata. E’ quanto si è sentita rispondere una coppia che aveva prenotato un viaggio in Sicilia con Wind Jet, partenza lunedì 19 aprile. Il call center della compagnia aerea ha comunicato ai clienti che non sarà restituito l’importo equivalente al viaggio di ritorno, poiché quest’ultimo è previsto per il 22 aprile, giornata successiva al blocco dei voli.
 Questo il racconto della coppia, che si è rivolta al Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti, inoltrando formale reclamo scritto ed è ora in attesa di conoscere gli esiti. «I clienti hanno diritto al rimborso anche del ritorno, ovviamente», affermano al Crtcu. «In caso di risposta negativa si provvederà senza esitazioni a sottoporre il caso all’Antitrust che valuterà i profili di scorrettezza della pratica commerciale, potendo sanzionare il comportamento con multe che vanno dai 5 mila ai 500 mila euro».
 La pratica è seguita dal legale del centro, Carlo Biasior. In caso di voli cancellati spetta al consumatore la scelta incondizionata e discrezionale tra il rimborso del biglietto o l’imbarco sul volo successivo. E’ prevista anche l’assistenza a terra, in caso di attesa, che comprende sistemazione, vitto e anche chiamate telefoniche.
 All’agenzia Bolgia il caso dell’eruzione del vulcano islandese ha costretto tutti agli straordinari. «Abbiamo lavorato in 4-5 persone per due giornate, seguendo una quarantina di casi solo per i voli, un’altra decina per i pacchetti», afferma Laura Bolgia. Ottenere il rimborso nella seconda ipotesi può essere più complicato. «Tendenzialmente gli operatori offrono un buono, perché hanno un danno elevato. Ma se il cliente non accetta, sono tenuti a rimborsare».
 Laura Bolgia è stupita dal caso denunciato dal Centro consumatori: «Purtroppo le low-cost applicano spesso delle regole di parte. E sono difficoltose da contattare. Guardi Ryan Air: se quando chiamiamo diciamo di essere un’ agenzia viaggi, interrompono la comunicazione».
 Nel caso di Bolgia «tutti hanno provveduto al rimborso totale o alla prenotazione del volo in altra data con, nel frattempo, il pagamento dell’alloggio». Solo un caso fa eccezione. «Abbiamo 4 clienti alle Seychelles che dovevano rientrare ieri (giovedì, ndr), ma si sono visti rinviare il volo di una settimana perché devono passare per Dubai, un centro di smistamento molto intasato. Nel frattempo gli hanno fatto pagare il soggiorno, cosa che avrebbe dovuto fare il vettore. Non vorrei che facessero un ragionamento del tipo: finché riusciamo paghiamo, poi basta. Ma faremo il possibile».













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