Via libera all’hotel nel convento

Arco, il consiglio comunale ha approvato la variante urbanistica per il progetto targato Morandini


di Gianluca Marcolini


ARCO. Ora Mario Morandini può davvero partire con il suo ambizioso progetto. Il consiglio comunale, l'altra sera, ha dato il via libera all'operazione di trasformazione alberghiera di una parte del convento delle serve di Maria, quella acquistata dalla società amministrata dall'ingegnere arcense Bruno Gobbi Frattini e che vede in cabina di regia il consigliere comunale di opposizione.

Morandini, l'altra sera, ha atteso nell'atrio della sala consiliare l'esito del dibattito e dunque della votazione sull'introduzione della variante urbanistica numero 10, volta ad adeguare il piano regolatore ad una serie di novità introdotte nel corso degli anni dalla Provincia. Tra le questioni prese in esame anche la richiesta, datata ormai ottobre 2011, per la modifica della destinazione urbanistica di una fetta del convento sito in via Mantova, quella a sud (con annesso parco) ormai dismessa dalla congregazione delle suore e in progressivo stato di abbandono almeno fino alla decisione di disfarsene cedendola, per circa 830 mila euro, ai due ingegneri. La variante approvata dal consiglio comunale consente il cambio d'uso da immobile religioso a turistico. Morandini ha annunciato che a maggio (indicativamente sabato 11) si terrà una giornata di porte aperte per mostrare il compendio dentro cui verrà ricavata una struttura ricettiva in piena regola, con tanto di ristorante, camere d'albergo e anche una grande area dedicata alla produzione dell'olio di oliva. Un investimento di circa 8 milioni di euro.

In quell'occasione verranno mostrati i progetti e si svolgerà anche un piccolo convegno sulle potenzialità dell'olivicoltura nella promozione del territorio. Ottenuto il via libera consiliare Morandini potrà incominciare a mettere nero su bianco il restauro dell'ormai ex monastero. Pressoché unanime il giudizio positivo sull'operazione che avrà come esito finale l'implementazione della dotazione di posti letto che ad Arco, oggi, sono a dir poco sottodimensionati. L'amministrazione arcense, tra l'altro, è stata obbligata a rinunciare, come la Provincia, al diritto di prelazione sull'acquisto. Voce discordante, durante il dibattito, quella del consigliere del Patt Stefano Bresciani, non tanto sull'iniziativa in sé quanto sul metodo usato dall'amministrazione nel confezionamento della variante. L'accusa di Bresciani è che non sono state tenute in debita considerazione molte altre richieste di cambio di destinazione fatte pervenire dai cittadini. Il consigliere di opposizione ha anche presentato un ordine del giorno in cui chiedeva alla giunta di rispondere positivamente alle domande di investimento da troppo tempo depositate e in attesa di valutazione. La proposta, però, non ha trovato l'appoggio della coalizione di maggioranza e quindi è caduta nel vuoto. Bresciani l'ha definita un'occasione persa mentre ha apprezzato la posizione della minoranza (in particolare quella della civica di Morandini).

Il consiglio comunale, infine, ha approvato il piano attuativo di Prabi che prevede, tra gli altri interventi, la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili.

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