Via libera ai tagli nei Comuni per 7 milioni di euro

Ok in Consiglio regionale: in Trentino i consiglieri comunali si ridurranno del venti per cento



TRENTO. Risparmi per circa 7 milioni di euro, attraverso il taglio delle indennità degli amministratori ed il divieto di cumulo di gettoni ed emolumenti e la riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri comunali. È quanto prevede la legge di modifica dell’ordinamento dei comuni, approvata a Bolzano dal Consiglio regionale. La nuova normativa, portata avanti dall’Assessore regionale Roberto Bizzo (Pd), prevede una riduzione del 7% delle indennità dei sindaci e degli assessori dei 332 comuni della regione ed una riduzione complessiva di circa 480 assessori. Nei comuni sotto i 1000 abitanti le giunte comunali saranno composte al massimo da due assessori più il sindaco. Il taglio del 7% comporterà un risparmio di circa 2 milioni, mentre la riduzioni degli assessori consentirà risparmi per circa 4,5 milioni. A questo si aggiungono i risparmi derivanti dal divieto di cumulo degli emolumenti degli amministratori comunali e dalla riduzione dei gettoni di presenza delle commissioni consiliari.

Per quanto riguarda i consigli comunali è prevista una riduzione dei consiglieri pari a circa il 10% in Alto Adige e al 20% in Trentino. Il Consiglio comunale di Trento passerà da 50 a 40 consiglieri quello di Bolzano da 50 a 45. La differenza fra le due province, nell’entità dei tagli, è conseguenza della necessità di preservare la rappresentanza linguistica in Alto Adige. Ulteriori risparmi si avranno dalla previsione che gli assessori comunali, altra novità del testo, non decadranno più dalla carica di consigliere comunale, con l’ingresso quindi di un nuovo consigliere ed il conseguente aumento dei gettoni di presenza. È previsto, inoltre, il blocco della rivalutazione delle indennità fino al 2020 e che le comunicazioni con i vari amministratori locali non avvengano più per via cartacea, attraverso i messi comunali, ma per via telematica. Novità anche nel campo della parità di accesso fra i generi.













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