Vendeva agli anziani finti rilevatori di gas, giovane denunciato

Il dipendente di una ditta lombarda agiva a Novaledo Le indagini della polizia locale hanno messo fine alle truffe


di Marika Caumo


NOVALEDO. La polizia locale della Comunità Valsugana e Tesino ha denunciato per truffa aggravata un giovane, collaboratore esterno di una srl con sede in Lombardia, per fatti accertati nel Comune di Novaledo.

A seguito delle indagini degli agenti del corpo guidato da Emanuele Ruaro, è emerso che l'uomo sarebbe responsabile di diverse truffe ai danni perlopiù di persone anziane. Come agiva? Con il classico metodo della vendita porta a porta, si presentava agli ignari anziani e proponeva loro un rilevatore di gas, al prezzo di 249 euro. L'inganno consisteva nel fatto che il venditore sosteneva che l'installazione di questo rilevatore di gas era obbligatoria per legge, pena pesanti sanzioni, mentre, sul contratto che l'acquirente firmava, era chiaramente riportata come facoltativa la sua installazione. Come se ciò non bastasse, si pensi che sul mercato il rilevatore ha un prezzo che varia dai 20 ai 50 euro, quindi di gran lunga inferiore a quanto richiesto dalla persona denunciata. Il giovane, pur non essendone abilitato, procedeva inoltre all’installazione del rilevatore di gas fissandolo al muro della cucina con un chiodino, esattamente come se si trattasse di un quadro.

Due i casi di cui si è reso protagonista nel paese valsuganotto, ai danni di altrettante famiglie di anziani. Alla polizia locale sono giunte alcune chiamate, segnalazioni che gli agenti hanno accertato recandosi sul posto ed attendendo il truffatore. All'appuntamento per l'installazione dei dispositivo però ha trovato i vigili che lo hanno immediatamente denunciato.

L’attività della polizia locale è stata svolta per tutelare le persone da raggiri e artifici operati da individui senza scrupoli, ma anche a tutelare gli artigiani locali che svolgono la loro attività in modo corretto e onesto. In particolare, ci spiegano, spesso le persone che hanno subito una truffa non trovano il coraggio per denunciarla, sentendosi umiliate per essere state raggirate. Ma l'appello delle forze dell'ordine è quello di non avere paura, ma segnalare sempre in caso di sospetto alla centrale operativa 112 o alla polizia locale.













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