Vaia, altri due incidenti nei boschi 

Travolti dagli alberi. La mattina a Moena e il primo pomeriggio a Predazzo: due boscaioli feriti mentre lavoravano Un romeno di 37 anni è stato ricoverato in rianimazione al Santa Chiara: la prognosi è riservata. Meno grave un bosniaco


DANIELE ERLER


Trento. Ci sono stati due infortuni sul lavoro ieri in Trentino: entrambi nei boschi dove si lavora per recuperare gli alberi schiantati un anno fa dalla tempesta Vaia. Il più grave è quello che a Moena ha coinvolto, alle 9 di mattina, un romeno di 37 anni. Sembra sia stato travolto alle gambe da una ceppaia che si è staccata da un albero. O forse da una grossa radice, durante le operazioni di spostamento dei tronchi: solo nei prossimi giorni si riuscirà a verificare l’esatta dinamica di quello che è successo, al di là delle ricostruzioni ancora confuse dei primi momenti. Ieri comunque l’uomo - che inizialmente non sembrava in pericolo di vita - è stato ricoverato in rianimazione al Santa Chiara di Trento, in prognosi riservata.

Poche ore più tardi, intorno all’una e mezza del pomeriggio, è stato soccorso anche un cittadino bosniaco, di 48 anni, anche lui impegnato nei boschi colpiti da Vaia, ma a Predazzo. In questo caso le condizioni sarebbero meno gravi. Sembra che l’uomo, anche lui ricoverato al Santa Chiara, si sia procurato una brutta frattura esposta a un piede.

I due episodi

Erano passati dieci minuti dalle 9 del mattino quando è arrivata la prima chiamata al 112. Il cantiere boschivo si trova all’ingresso sud di Moena, nei pressi del depuratore. Qui una ditta austriaca sta avvallando il legname proveniente dai boschi colpiti dalla tempesta Vaia: siamo sulla sinistra orografica. Sul posto ieri sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri. Ma visto che la zona è particolarmente impervia, è stato richiesto anche l’intervento del soccorso alpino.

Da più di un anno, sul territorio comunale di Moena lavorano ditte boschive provenienti dall’Austria e dalla Slovenia. L’incidente ha coinvolto l’operaio di una ditta austriaca, residente in Romania.

Ieri il cantiere è stato chiuso ed è possibile che i lavori rimangano fermi per qualche giorno, in attesa dei rilievi. Bisognerà capire l’esatta dinamica dell’incidente. A Moena, finora, non c’era mai stato un episodio tanto grave.

Ma a pochi chilometri e a poche ore di distanza, ieri c’è stato appunto un altro incidente, molto simile. Ancora una volta è stato coinvolto un boscaiolo straniero, anche lui operaio di una ditta austriaca.

I pericoli di Vaia

I due incidenti riaccendono dunque i riflettori sui rischi connessi a Vaia. Lo aveva spiegato, in un’intervista al Trentino, il custode forestale Luigi Casanova: «C’è il grosso problema dell’elasticità delle piante. Quando si interviene con la motosega, ci troviamo a fare i conti con scherzi che non potevamo immaginare. Per quanta attenzione possa metterci un boscaiolo esperto, non si può avere la certezza su come reagirà la pianta. E il rischio è di farsi male».













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