Uscì di pista e morì, il processo è tutto da rifare

L’incidente a Fondo Grande 11 anni fa: vittima Paolo Lorenz. La Cassazione rimette gli atti alla corte d’appello di Trento che aveva assolto la Carosello Ski



FOLGARIA. La mattina del 20 dicembre 2001 Paolo Lorenz, fassano, mentre eseguiva alcune discese di riscaldamento sulla pista Martinella nord di Fondo Grande in preparazione di una gara che avrebbre dovuto disputare poco dopo, uscì di pista andando a sbattere violentemente con il capo contro un abete vicinissimo al bordo del tracciato. Due giorni dopo l’uomo morì. Ora a distanza di undici anni il processo deve essere rifatto. Lo ha stabilito la Corte di cassazione (sezione terza civile) che ha accolto il ricorso dei familiari della vittima dopo la sentenza della Corte d’appello di Trento che aveva assolto la società titolare degli impianti, la Carosello Ski, condannata invece in primo grado dal tribunale di Rovereto.

La Cassazione, contrariamente a quanto stabilito a Trento, ritiene cheesiste sì una specifica responsabilità, per l’ipotesi di gara o di allenamento in pista chiusa o riservata, dell’organizzatore della gara, ma anche della società titolare dell’autorizzazione a gestire la pista, in questo caso la Carosello Ski. «Del tutto improprio» viene giudicato il riferimento al “passaggio di custodia” al quale fa riferimento la sentenza della Corte d’appello. In sostanza i giudici romani spiegano che la responsabilità dell’organizzatore della gara si aggiunge, senza escluderla, a quella del titolare dell’autorizzazione all’esercizio della pista. Sentenza cassata, dunque, e rinvio alla Corte d’appello di Trento in diversa composizione pe r un nuovo processo.













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