Upt, con Grisenti è sfida a distanza Si va alla conta

Domenica Progetto Trentino diventa movimento politico Palazzo Thun, lascia De Stefano: «Ritrovare la passione»


di Chiara Bert


TRENTO. Domenica al centro congressi dell’Interporto - là dove un mese fa arrivò Mario Monti a battezzare la sua Scelta Civica - si terrà l’assemblea fondativa di «Progetto Trentino», non più associazione culturale (che pure resterà in piedi) ma movimento politico in vista delle elezioni provinciali di ottobre. Domani sera, alle 18 alla Cittadella del vino delle cantine Mezzacorona - a pochi metri dall’auditorium del PalaRotari dove l’8 dicembre Silvano Grisenti chiamò a raccolta i suoi mille - Lorenzo Dellai ha organizzato una serata conviviale per ringraziare gli elettori. Un doppio evento che ha un po’ il sapore della sfida a distanza tra l’ex governatore ormai sempre più concentrato sulla sua avventura politica nazionale, e il suo ex superassessore che con l’Upt sembra aver tagliato ogni ponte.

Il parlamentino dell’Unione di lunedì aveva dato mandato al segretario Flavia Fontana di tentare un contatto con Grisenti prima dell’assemblea di Progetto Trentino. Tentativo fallito di fronte alla risposta dell’ex assessore arrivata a mezzo stampa: «Fino a domenica ho altro a cui pensare». Porte chiuse dunque, almeno per il momento. «Noi lasciamo libere le persone di decidere - dice Fontana - se Grisenti decide che non vuole parlare, ne prendiamo atto. Vediamo dopo domenica cosa succede. Noi abbiamo ribadito che l’Upt ha una collocazione precisa nel centrosinistra autonomista e che questa è la nostra strada. Il dialogo c’è con chi si colloca nella nostra area, altrimenti siamo di fronte a due proposte alternative. Credo che chi esce da un partito e fonda nuovi gruppi dovrebbe dire chiaramente dove e con chi sta». E proprio di fronte alle prime perdite subite nelle ultime settimane dall’Upt a vantaggio di Progetto Trentino (le dimissioni di 4 coordinatrici e le 9 tessere restituite) il gruppo dell’Unione del consiglio comunale di Trento insieme ai tre assessori (il vicesindaco Paolo Biasioli, Renato Tomasi e Paolo Castelli) ha convocato per oggi una conferenza stampa per dire «Noi restiamo nell’Upt». «Vogliamo chiarire la nostra posizione», spiega il capogruppo (dimissionario) Franco Micheli. L’unica defezione per ora è quella di Guido De Stefano, che ieri in aula ha spiegato: «Piuttosto che scaldare la sedia, preferisco togliere il disturbo. Avevo bisogno di ritrovare la passione che nell’Upt avevo perso». Altre fuoriuscite, pur in presenza di forti mal di pancia interni come ha dimostrato il duro intervento di Marco Patton contro la giunta mercoledì in aula, sembrano al momento scongiurate. Dopo un anno di silenzio seguito al congresso provinciale, nei giorni scorsi con Grisenti è tornata a parlare Eleonora Angeli. Un chiarimento per dirsi che oggi le rispettive strade restano su binari distinti.

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