Università e Fbk: la ricerca incrementa il Pil del Trentino del 3 per cento

Le due principali istituzioni di ricerca del Trentino, Università e Fondazione Bruno Kessler (Fbk), hanno un impatto di crescita sul Pil provinciale pari al tre per cento. Lo dice uno studio dell'Opes



TRENTO. Le due principali istituzioni di ricerca del Trentino, Università e Fondazione Bruno Kessler (Fbk), hanno un impatto di crescita sul Pil provinciale pari al tre per cento. Per ogni 100 euro spesi dall'ateneo ritornano sul territorio 106,7 euro mentre 100 euro spesi da Fbk ne rendono 103,8.

E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio permanente per l'economia, il lavoro e la valutazione della domanda sociale (Opes). I ricercatori sono partiti dall'analisi delle uscite di bilancio 2009 della Provincia autonoma di Trento: 45 milioni di euro le risorse immesse nel sistema locale da Fbk e 192 milioni quelle relative all'Università, a cui sono state aggiunte le spese sostenute dagli studenti che per l'alimentazione, l'abbigliamento, la casa, trasporti e istruzione spendono 91 milioni di euro.

L'Opes ha utilizzato un modello econometrico denominato Memt per stimare l'effetto delle risorse sul PIL provinciale. Nel caso dell'Università si ottiene un effetto moltiplicativo per il periodo 2009-2013 sul Pil pari a 301, 2 milioni di euro. Per la FBK a fronte di 44,9 milioni di euro di spese l'effetto cumulato sui cinque anni è pari a 46,6 milioni di euro.

La ricerca è stata presentata oggi a Trento da Antonio Schizzerotto, presidente Opes, presenti il Governatore del Trentino Lorenzo Dellai, il rettore del locale ateneo Davide Bassi e da Massimo Egidi, neo presidente Fbk e rettore dell'università Luiss di Roma.













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