Una scossa a Trentino Marketing

Walter Viola: «Da troppo tempo è in una situazione precaria e confusa»


Robert Tosin


TRENTO. Accelerare sulla strada segnata. E' la parola d'ordine di Walter Viola, consigliere provinciale del Pdl, in riferimento alla Trentino Marketing, la società pubblica di promozione provinciale che deve ancora decidere cosa farà da grande. O, meglio, che lo sa ma pare non abbia alcuna voglia di crescere tanto da trovarsi ora in una situazione di stallo. Le ali per volare in teoria ce le avrebbe, sotto forma di una riforma legislativa approvata l'estate dello scorso anno. «Serve attuare quella legge - dice Walter Viola contribuendo al ragionamento avviato ieri sulle pagine del Trentino - e serve un direttore generale per attuare una strategia promozionale, serve infine aprire alla partecipazione delle categorie. Forse la Trentino Marketing è bloccata proprio sulla visione complessiva e a medio lungo termine, perché va detto che le risorse interne ci sono e sono molto valide. Anzi. Per la scelta del direttore generale sarà il caso di osservare attentamente le potenzialità interne». Perché, dice Viola, la situazione di precarietà e confusione scatena poi un effetto domino anche sulle aziende territoriali a cui viene a mancare un punto di riferimento. «Un esempio di mancanza di visione complessiva - dice il consigliere - lo abbiamo visto pochi giorni fa nel dibattito sulla Film commission, incardinata sull'ufficio stampa della Provincia. Stiamo parlando di una realtà che dovrebbe avere il compito di promuovere il territorio attraverso la fornitura di servizi e location per film. Credo non ci siano dubbi sulla valenza turistica di questo lavoro e lo abbiamo visto col successo clamoroso di luoghi utilizzati come scenari per serie televisive molto seguite. Qui effettivamente è mancata una visione complessiva del tema». Per Viola è necessario che Trentino Marketing sviluppi un confronto serrato con le aziende territoriali, senza soffocarle dalle necessità di omogeneizzazione ma anzi con l'obiettivo di equilibrare le necessarie peculiarità locali con la promozione unitaria. Tutto questo attraverso un equilibrio garantito da una separazione del ruolo manageriale rispetto a quello del Cda. C'è poi, dice Viola, anche un problema delle risorse. «Capisco la necessità dettata dai tempi, ma il turismo vale un quarto del prodotto interno lordo e c'è la necessità di un sostegno forte al settore». Resta un po' un mistero il motivo di un rallentamento nell'applicazione della legge. E' vero che c'è ancora in ballo il contenzioso con il presidente "cacciato", ma non è possibile permettersi l'attesa della definizione della questione. «Ci sono velocità diverse rispetto a quelle del mercato e noi non possiamo regolarlo a colpi di delibere». «Siamo in difficoltà sull'aspetto della legge di riforma della privatizzazione locale delle Apt d'ambito - spiega il presidente fassano Andrea Weiss - che da molte parti non è decollata, così come sull'incertezza delle risorse che non ci permette pianificazioni a più lungo respiro. Ora se arrivasse la tassa del turismo potrebbe darci una grossa mano da questo punto di vista. Il ruolo di Trentino Marketing è decisamente importante e deve essere in grado di svolgerlo a supporto di realtà solide e "forti" come la nostra, ma anche e soprattutto per le piccole che non hanno le risorse per presentarsi sul territorio magari con un marchio già affermato come il nostro. Ma anche a noi farebbe comodo un soggetto in grado di realizzare studi e supportarci con competenze che noi non abbiamo, per esempio sui mercati esteri. Il direttore generale: finora abbiamo avuto a che fare con ottime professionalità interne».

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