Un tunnel artificiale proteggerà Marco

Nuova ipotesi di tracciato per il tratto in cui la «Tav» sfiorerà il paese



ROVERETO. Il no compatto della frazione - e la battaglia del comitato delle «Mamme no Tav» - sembra avere sortito il proprio effetto: mentre a Rovereto nessuno pare saperne nulla, il consiglio di Ala ha espresso il proprio parere (negativo) su una nuova ipotesi di tracciato della linea ferroviaria per l'alta capacità. Prevede un lungo tunnel artificiale, in pratica un terrapieno nel quale corre la galleria, a protezione del paese di Marco. E' una soluzione che probabilmente permette di riciclare sul posto anche parte dei materiali di risulta degli scavi dei tunnel, lunghissimi, che nasconderanno alla vista la nuova linea per gran parte del percorso in Trentino. Ma che soprattutto elimina in gran parte il problema del rumore: i treni superveloci passando a poche decine di metri dalle case avrebbero reso quasi invivibile la zona. Restano gli altri problemi (i disagi di un cantiere decennale, i rischi per le falde acquifere insidiate dai tunnel di aggiramento di Rovereto, le perplessità sulla utilità stessa dell'intera opera: tutti argomenti di cui il comitato di Marco e la circoscrizione locale si sono fatti forza finora) ma almeno l'elementare obiezione che non si può campare con treni che sfrecciano a 200 all'ora sotto le finestre, viene meno. Scelta che ha comunque un costo. Quel tunnel non previsto ha costretto a spostre verso sud il tratto di 800 metri per i quali la nuova linea e quella «vecchia» devono correre parallele e affiancate: sono indispensabili per consentire un collegamento tra le due che permetta ai convigli di passare dall'una all'altra. Lo spostamento ha costretto a rivedere l'imbocco della galleria «Fittanze» a Serravalle: non solo avvicinandolo, sia pure di poco, alla frazione di Ala, ma soprattutto mantenendo la nuova linea ferroviaria al livello di quella del Brennero fino all'ingresso nel tunnel. L'effetto è che dovrà essere la statale, con un sottopasso, a dare «strada» alla nuova ferrovia. E che l'impatto visivo dell'opera peggiora notevolmente. Per questo il «no» di Ala. Quanto a Rovereto, il sindaco Miorandi rimanda qualsiasi valutazione al prossimo autunno, quando il tema alta capacità sarà affrontato nella sua interezza. Il consiglio non ha nemmeno visto i nuovi rendering nè c'è in programma di ragionarci sopra a breve. Del termine perentorio del 2 maggio, di cui si parla ad Ala, Rovereto non avrebbe notizia.













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