Un soccorritore: "I sopravvissuti sono sotto shock"



TRENTO. E' ridotto in rottami sparsi e cenere l'elicottero protagonista stamani di un incidente sulle montagne del Trentino. L'incendio che si è sviluppato lo ha infatti ridotto a pezzi, dopo che si era accasciato sul fianco destro, quello del pilota, su di una rete paramassi. A descrivere lo scenario è uno dei piloti di elisoccorso del Trentino, intervenuto sul luogo dell'incidente. "A quanto abbiamo visto - ha affermato - è stato uno degli incidenti tipici da lavoro aereo. Non vorremmo mai accadessero, ma due o tre volte all'anno succede. Ed era già capitato anche a Bezzi. Ma nel 90% dei casi se ne esce illesi".

"Siamo arrivati su in dieci minuti - ha spiegato - e tre quattro minuti dopo è giunto sul posto anche un secondo elicottero di supporto". Il primo equipaggio era composto da lui, il pilota, il tecnico al suo fianco, insieme a un medico, un infermiere e un tecnico del Soccorso alpino. Calandosi col verricello, hanno caricato un ferito, il tecnico dell'elicottero caduto, e l'hanno portato all'ospedale di Cles, dove si trova in condizioni non gravi. Risulta essersi ferito nel tentativo di estrarre dal mezzo Roberto Bezzi, il pilota.

I tre operai passeggeri intanto erano già scesi e "sotto shock, si sono rifiutati di salire in elisoccorso, quindi abbiamo portato su una squadra del Soccorso alpino, che li ha accompagnati a piedi alla vicina Cogolo, con una camminata di mezz'ora, dove delle ambulanze hanno verificato le loro condizioni, ma sono praticamente illesi".

Il secondo elisoccorso giunto sul luogo dell'incidente, oltre a pilota e tecnico, aveva a bordo tre vigili del fuoco con grandi estintori portatili, che sono serviti a spegnere le ultime fiamme, "ma ormai non erano piu' un pericolo, avevano già bruciato tutto".













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