Turismo: Norman Foster progetta in Val Gardena il primo hotel "7 stelle" delle Alpi

Sorgerà a Selva con vista sulle Dolomiti, suite da 360 metri quadri, piscina sul tetto, ristorante gourmet: investimento da 50 milioni di euro, l'incarico all'archistar è stato dato dal presidente della Funivie Saslong spa, Claudio Riffeser


Maurizio Di Giangiacomo


SELVA GARDENA. Suite di 360 metri quadrati con sala conferenze da 5.500 euro a notte; piscina salata sul tetto con vista a 360 gradi sulle splendida conca del Ciampinoi e sulle Dolomiti; ristorante gourmet e un grande locale da ballo: il primo hotel 7 stelle delle Alpi sorgerà in Val Gardena, alla fine del 2013, al posto del Sochers di Selva. Lo ha progettato Norman Foster, uno degli architetti più famosi del mondo, su incarico di Claudio Riffeser.

Contestualmente alla costruzione dell'albergo, è previsto anche il completo rinnovamento delle stazioni a valle e a monte della cabinovia Ruacia - Sochers, che costituisce anche il collegamento con il fondovalle, per un investimento complessivo che si aggira tra i 40 ed i 50 milioni di euro. Il progetto avrebbe già avuto tutte le autorizzazioni. Ne abbiamo parlato con Claudio Riffeser: «Non sappiamo ancora come lo chiameremo - dice - speriamo che sia una struttura che costituisca un traino per l'economia turistica».
SERVIZI DI LUSSO. «Il riferimento pensando a un 7 stelle è quello della "Vela" di Dubai - spiega Claudio Riffeser, presidente della Funivie Saslong Spa -. Ne sono stati progettati altri, ma chissà quando verranno ultimati. Verrà certificato da una società svizzera. Lo standard lo fa innanzitutto la dimensione delle camere: la stanza va da 60 a 80/90 metri quadrati, la suite arriva anche a 360 metri quadrati, ed è una vera suite a sé stante, concepita in quanto tale, con camera da letto, salone, sala conferenze, non 4/5 camere comunicanti. Poi ci vuole il servizio, la persona sempre a disposizione per ogni suite, il servizio in camera 24 ore su 24, la stanza rifatta appena vi allontanate, in qualsiasi momento della giornata, la camicia stirata in 20 minuti, il parrucchiere a 2000 metri d'altitudine, la limousine che vi attende all'aeroporto: insomma - sottolinea Riffeser - l'attenzione per il cliente, che vince sempre, in qualsiasi campo. In più, nel nostro caso, c'è l'unicità del posto: la spa c'è dappertutto, la piscina anche, ma una piscina salata sul tetto con una vista a 360º sulle Dolomiti è una cosa che possiamo offrire solo noi».

«Ma quello che vorrei sottolineare è la nostra volontà di far vivere una zona che oggi, di sera, qualitativamente offre poco - prosegue -. Vogliamo essere una calamita anche per gente che vive a 200/300 chilometri di distanza, che vuole provare l'emozione di una serata indimenticabile: una cena in un ristorante gourmet, ma anche qualcosa di più semplice; una serata in un locale da ballo o un concerto; un drink ed una sigaretta sul tetto, la pista illuminata sempre in funzione. Come un'orchestra, bisogna che ogni minimo particolare sia curato fino in fondo, perché sono quelli che fanno la differenza. E' un investimento davvero importante, bisogna crederci fino in fondo».

IL PROGETTO E L'INVESTIMENTO.
Comprese le stazioni a monte e a valle, la cubatura sarà di 50 mila metri. L'investimento dovrebbe aggirarsi attorno ai 40/50 milioni di euro. I lavori prenderanno il via nel 2012 e dovrebbero essere terminati per la fine dell'anno successivo. Lo spunto l'ha dato la revisione ventennale dell'impianto di risalita: l'albergo, infatti, sarà collegato con la stazione a monte.

«Ci sarà una perfetta integrazione con l'impianto funiviario - spiega ancora Rifesser - verrà rinnovata anche la stazione a monte, anche quella progettata dallo studio di Norman Foster. Siamo molto soddisfatti del loro lavoro, non era una cosa scontata. E credo che la lettera di complimenti che ci è giunta dalla Provincia, assieme a tutte le autorizzazioni, sia la dimostrazione più importante della bontà del lavoro del progettista. Anche gli amministratori si rendono conto dello straordinario traino che una struttura di questo genere potrà avere per tutto l'Alto Adige. E' un manufatto architettonico destinato a rimanere nel tempo, immutabile. Del resto, quando si parla di Dubai, si parla della Vela. Non è un lavoro fatto a pezzi, l'albergo è stato concepito assieme all'impianto di risalita. Non possiamo rifare tutta Santa Cristina, ma il nostro segno lo vogliamo lasciare. Anche altri albergatori si sono dati da fare, rinnovando le loro strutture, ma mi piacerebbe che anche altri avessero il coraggio che abbiamo avuto noi, rivolgendoci ad una star dell'architettura come Foster».

FOSTER, L'ARCHISTAR. Riffeser parla dell'approccio con la Foster and Partners come della cosa più naturale del mondo. «Il contatto con lo studio Foster è stato molto semplice - dice -: gli abbiamo esposto la nostra idea ed abbiamo avuto la fortuna di riscuotere il loro interesse. Del resto, il posto è unico, dà sicuramente più visibilita di un'altra torre da 350 metri a Mumbai».

I PREZZI. I costi: una camera "normale" costerà qualcosa come 500 euro a persona; le camere per due persone potranno arrivare anche ai 3000/3500 euro, la suite più grande, quella da 360 metri quadrati fino a 5.500 euro













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