TERRORE E TURISMO

Tunisia, i turisti cambiano meta

Bolgia (Fiavet): «Dopo la strage diamo la possibilità a chi aveva già scelto di cambiare destinazione»


di Paolo Tagliente


TRENTO. Se l’assalto al museo nazionale del Bardo aveva già inferto un colpo terribile al turismo della Tunisia, l’attacco messo a segno da due terroristi a Sousse - 39 le vittime - lo ha definitivamente affossato, mettendo così in ginocchio l’economia di un’intera nazione. Tanti i trentini che trascorrono le vacanze nel paese nordafricano, ma fortunatamente a Sousse, meta preferita soprattutto dai turisti francesi e inglesi l’altro ieri, non ce n’erano. Negli occhi del mondo sono rimaste impresse le immagini dei corpi degli inermi bagnanti che non sono riusciti a fuggire alla furia fondamentalista e sono stati trucidati dai due terroristi sbarcati sulla spiaggia armati di kalashnikov.

Naturale chiedersi cosa accadrà ora. «Stiamo parlando di mercato turistico – esordisce Laura Bolgia, titolare in città dell’omonima agenzia turistica e presidente regionale della Fiavet – ma è chiaro che prima di tutto il nostro pensiero va alle persone uccise, ai loro familiari e alle loro nazioni. Quanto accaduto è terribile».

Precisazione più che doverosa, ma ora cosa accadrà? «Dopo l’attentato al museo dello scorso marzo – spiega – non solo la Tunisia, ma si è registrato un vertiginoso calo delle richieste per tutte le località turistiche nordafricane, come il Marocco e il Mar Rosso, ad esempio. Basti pensare che in questo ultimo periodo il numero delle prenotazioni per la Tunisia è sceso del 49 per cento. Il governo tunisino, nel tentativo di fermare la fuga di turisti, aveva lanciato anche una martellante campagna con il motto “Tunisia io ci vado”, ma credo proprio che, dopo quanto accaduto, questa stagione sia davvero finita. Un vero peccato perché quel paese rappresenta la meta ideale per molti italiani: è vicino, le strutture sono di buon livello, ci sono belle spiagge e si mangia bene». E le agenzie turistiche come si stanno muovendo ora? «Ovviamente cerchiamo di far viaggiare i nostri clienti in sicurezza, cercando di indirizzarli verso mete considerate non pericolose. Anche se, devo essere sincera, dopo i fatti degli ultimi giorni non credo ci siano località che possano dirsi davvero al sicuro. In un solo giorno hanno colpito tre nazioni e questo vuol dire che ce n’è per tutti e che nessuno può considerarsi al riparo. E ormai anche chi viaggia deve sapere che un minimo di rischio lo corre».

Ma la Fiavet non si limita a consigliare chi in queste ore sta cercando la prossima meta delle vacanze, ma viene in contro anche a chi, nelle ultime settimane aveva già scelto la Tunisia e ora vuole comprensibilmente fare marcia indientro. «Martedì – annuncia Bolgia – insieme ai tour operator renderemo pubblico un comunicato stampa con cui informiamo della possibilità di bloccare le pratiche già avviate per la Tunisia, scegliendo mete alternative oppure usufruendo di voucher da poter utilizzare entro una determinata data».













Scuola & Ricerca

In primo piano