Truffa su compravendite immobiliare: poliziotto arrestato a Trento

un poliziotto di 45 anni della Questura di Trento e un pregiudicato sono stati arrestati per un raggiro da mezzo milione di euro ai danni di due imprenditori



TRENTO. Hanno truffato due imprenditori per oltre mezzo milione di euro con finte compravendite immobiliari. Per questo un poliziotto della Questura di Trento, Roberto Tomio, 45enne di Levico, e un pregiudicato sono stati arrestati all'alba dalla Squadra mobile della polizia della stessa Questura, insieme a personale dei carabinieri.

A renderlo noto e la polizia, che ha spiegato come si sia trattato dell'esecuzione di due provvedimenti di custodia cautelare in carcere per i reati di truffa aggravata e falso in atto pubblico. Per il poliziotto c'è stata contestualmente la sospensione dal servizio.

L'attività illecita, secondo quanto si è appreso, è stata ai danni di due imprenditori trentini, ai quali i due arrestati avrebbero sottratto oltre 500.000 euro con finte compravendite immobiliari.

Soddisfazione è stata espressa dal questore di Trento, Giorgio Iacobone, attraverso una nota, ''perché ancora una volta la polizia ha dimostrato di riuscire dall'interno ad allontanare chi sbaglia. In questo caso - ha aggiunto - si è agito giustamente con il maggior rigore che la legge prevede per le forze dell'ordine, la cui appartenenza costituisce infatti un'aggravante''.

Il poliziotto arrestato era in servizio al posto di guardia ed è accusato di avere agito insieme al pregiudicato, 45 anni, non trentino, facendo credere ai due imprenditori di potere acquistare delle case a prezzi molto bassi rispetto a quelli di mercato.

Scoperto il raggiro, i due imprenditori hanno sporto denuncia e da qui sono nate le indagini.

I due arrestati, secondo l'accusa, si erano offerti di fare da tramite per l'acquisto d'immobili ad aste giudiziarie, chiedendo agli imprenditori un anticipo. Il fatto che uno dei due fosse un poliziotto, sempre secondo l'accusa, avrebbe contribuito a far sì che i due presunti truffati si fidassero, almeno fino al momento di scoprire che gli acquisti erano invece fittizi.













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