Trento: un «campus» nell'area ex Auto In

Ospiterà 500 studenti. Per loro un grande parco, ristorante e campi sportivi


Luca Marognoli


TRENTO. Un campus universitario in stile Usa, con biblioteche, palestre, campi da gioco, un bosco e una spettacolare passeggiata panoramica. Ecco il futuro dell'ex area Auto In, il cui trasferimento a Spini era stato per mesi al centro di una vicenda urbanistico-politica divenuta una spina nel fianco per Palazzo Thun. Lo studentato avrà 500 posti letto in suites con angolo studio e sarà in bioedilizia. L'idea è di un'opera che sia l'opposto di un dormitorio, dove gli studenti possano studiare, incontrarsi e godere di un importante polmone verde dove fare sport e rilassarsi nella natura. La posizione è propizia anche in vista della realizzazione del metró di superficie che attraverserà la città da nord a sud. I costruttori. Nei giorni scorsi la cooperativa Il Faggio, legata alla Compagnia delle Opere e guidata dal nuovo presidente Ivano Sequestro, ha sottoscritto il contratto di appalto per la realizzazione dello studentato rilevando l'area dalla famiglia Graffer (di proprietà di Piera Graffer e figli). In gennaio il rogito. L'incarico della costruzione è stato affidato alla Roccabruna Srl (amministatore unico Michele Dalfovo), società partecipata dall'Omega della famiglia Arnoldi, dalla Real dei Colombini, dall'Itas dei Dalfovo e da Il Sole dell'architetto Alberto Grassi. La struttura. Il Faggio spenderà oltre 20 milioni di euro (12 dei quali versati dalla Provincia) per la realizzazione di una palazzina da 250 posti letto. A fianco è previsto un edificio di pari entità urbanistica, che sarà anch'esso adibito ad ospitare studenti ma la cui gestione non farà capo alla cooperativa, in modo che a regime l'area avrà una capienza complessiva di 500 letti. Le due palazzine, con forma ad "L", si affacceranno su via Solteri: al centro sorgerà un terzo edificio, che raggrupperà una serie di servizi, dalla biblioteca con sala per lo studio alla palestra, dal ristorante agli spazi ricreativi. All'esterno ci sarà un giardino. Il parco. Il compendio edile avrà una cubatura totale di 28 mila metri quadrati fuori terra, mentre nel sottosuolo saranno ricavati i parcheggi. Il sedime sarà di circa 4 mila metri quadrati, meno di un terzo dell'area complessiva, che si estende per un ettaro e mezzo. Una particolare attenzione sarà dedicata al parco, che troverà posto sul retro degli edifici, dove ora c'è un'antica cava di gesso. Dalla palazzina centrale si svilupperà una scalinata che salirà verso i campi sportivi (di basket e pallavolo). Proseguendo si potrà raggiungere il poggio panoramico, mentre nella parte a nord si accederà al bosco già esistente. La filosofia. Il Faggio ha pensato ad un'opera che abbia un'importante valenza sociale, dove la vivibilità e il benessere degli studenti siano in primo piano. Non inquilini dai quali spremere un affitto, come sono spesso considerati in città, ma ospiti di un "quartiere - campus" che garantisca loro servizi e opportunità, in un contesto piacevole in cui vivere.

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