Trento: mille giovani in festa con il vescovo

«Invaso» il PalaTrento. Bressan: «Non vergognatevi di essere cristiani»



TRENTO. «I giovani d'oggi non dovrebbero vergognarsi di essere cristiani». La Chiesa non può rimanere in silenzio di fronte al distacco di molti fedeli. Così, come già aveva fatto Papa Benedetto XVI nei giorni scorsi, questo è stato uno dei messaggi lanciati dall'Arcivescovo Luigi Bressan ieri alla "Festa diocesana degli adolescenti" tenutasi al PalaTrento di via Fersina. Quasi mille i ragazzi provenienti dalle parrocchie e dagli oratori di tutto il Trentino.
Hanno occupato il palazzetto dello sport dal primo pomeriggio fino alle 22. Non per un concerto o per una partita dell'Itas. Ma per una giornata di riflessione e gioco dedicata interamente a loro: "X QLCS DI +". Un titolo in perfetto slang giovanile che richiama il linguaggio degli sms non a caso. «In un mondo sempre più virtuale dove internet e i cellulari la fanno da padrone e i contatti tra la gente diminuiscono a vista d'occhio, occorre tenere a mente che la Chiesa è prima di tutto una comunità di persone - ha commentato l'arcivescovo Bressan -. Eventi come questo ci aiutano a ricordarlo e a ricordare anche che i giovani, oltre ad essere il nostro futuro, sono il nostro presente».
E gli adolescenti del presente al PalaTrento sono come tanti altri: qualche ragazza truccata, il cellulare in mano, lo zainetto sulle spalle, qualcuno si nasconde dietro le colonne per fumare una sigaretta. Gli animatori con la maglietta verde fosforescente li accompagnano, li coinvolgono nella festa. Ma, soprattutto li seguono in un percorso educativo e di fede che dura anni. Questi giovani sono accompagnati lungo la strada che «li aiuterà a saper cogliere le giuste opportunità per crescere e a riuscire a costruire oggi senza aspettare che il tempo passi - ha continuato l'arcivescovo -. Ognuno di loro deve sentirsi libero interiormente. Gli adolescenti non devono avere paura di riflettere su se stessi, ricordandosi che dare agli altri è la parola d'ordine per non rinchiudersi nella solitudine». Ecco allora che il momento di riflessione durante la messa, celebrata dal vescovo insieme a altri venti sacerdoti, è sfociato in una divertente sfida dove «lo scopo è stato l'interazione tra le varie parrocchie, circoli Noi e unità pastorali. "Venite e vedrete" è il sottotitolo dell'evento: un messaggio che può essere lanciato anche attraverso il gioco e lo spettacolo», ha spiegato don Tiziano Telch, direttore del Centro di pastorale giovanile della Diocesi, che si è occupato di organizzare in grande stile questa giornata pensata per i giovani cattolici. «I ragazzi sono sempre più numerosi ogni anno che passa - ha concluso don Tiziano -. La "Festa diocesana degli adolescenti" è un appuntamento che viene proposto ormai da otto anni. Si è tenuto a Cadine, a Mezzocorona, a Riva del Garda e ora a Trento. E la scelta del capoluogo simboleggia la centralità che si è voluta attribuire alla giornata».

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