Trento: il giudice di pace aumenta il limite di velocità, sanzione ridotta

Vinto il ricorso di un multato: alla galleria di Cadine si può sfrecciare fino ai 90 all'ora. Nel testo della sentenza viene dichiarato illegittimo il limite di velocità fissato ai 70: salvi i punti della patente


Mara Deimichei


TRENTO. È fin troppo facile immaginare che questa sentenza del giudice di Pace di Trento Antonio Orpello, farà discutere. E probabilmente provocherà una serie di cause contro il comune capoluogo.

La ragione? Nel testo della sentenza viene dichiarato illegittimo il limite di velocità fissato ai 70 all'ora nella galleria di Cadine. A dir la verità nel testo viene specificato che l'illegittimità riguarda il procedimento in questione ma la specificazione difficilmente sarà una barriera per chi ha preso delle multe in quella zona. Per il giudice di pace in quel tratto di strada, dunque si potrebbe viaggiare fino ad una velocità di 90 chilometri all'ora visto che ci sono due corsie per ogni senso di marcia. E così il giudice richiama l'articolo 142 del codice della strada che prevede che per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, il limite sia proprio quello dei 90 all'ora.

Una vittoria importante del il dottor Girolamo Mirante Marini, cardiologo (nonché ex consigliere comunale di Riva) che era stato multato dalla municipale nel settembre scorso perché, secondo il telelaser sfrecciava ai cento all'ora mentre da Trento raggiungeva il lago. Il luogo: l'uscita della galleria di Cadine.

Le conseguenze? Una multa da 155 euro e la decurtazione di tre punti dalla patente visto che superava di oltre 10 chilometri il limite. Il medico non c'ha pensato due volte e ha presentato ricorso al giudice di pace, scrivendo di suo pugno la memoria. «Veramente - spiega - io mettevo in dubbio il funzionamento del telelaser. Avevo deciso di fare ricorso perché un attimo prima che gli agenti della municipale mi fermassero io ero stato sorpassato da due auto. Questo significa, quanto meno che le altre due macchine andavano ad una velocità superiore alla mia. Comunque sono soddisfatto per la decisione del giudice che sentenziando in questo senso mi ha evitato la decurtazione di tre punti dalla patente».

Il codice della strada prevede, infatti, che il taglio dei punti scatti se il limite viene superato di oltre 10 chilometri orari. Ed era questo che veniva contestato al dottore partendo dal limite dei 70 all'ora. Ma se il limite viene spostato - come è stato nel caso specifico - a 90, la questione cambia. E così per il medico ora c'è «solo» la multa da pagare. Tornando alla sentenza, il giudice Orpello, scrive esattamente che «la pacifica circostanza che il tratto in questione è simile ad una strada extraurbana, consente di stabilire che il limite di 70 in luogo dei 90 è illegittimo e può essere disapplicato sia pure limitatamente al presente procedimento».

Dunque alla fine il ricorso del dottor Mirante Marini è stato accolto parzialmente visto che la multa dovrà pagare comunque. Ma comunque per lui si è trattato comunque di una vittoria importante.

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