sanità

Trento: cani, gatti, asini e cavalli per curare i bimbi malati

Dal 2014 al Santa Chiara gli animali “abitano” il day hospital pediatrico. Un supporto emozionale sempre più richiesto: «Ma il Trentino è ancora indietro»


di Matteo Ciangherotti


TRENTO. Si chiamano Teodora, Penelope, Chanel e Carol. Sono due conigliette, una gatta e un cane shih tzu di piccola taglia. Dall’estate del 2014 “abitano” il day hospital pediatrico del Santa Chiara. Un supporto “emozionale” per i piccoli pazienti costretti a lunghe terapie per trattare le patologie croniche e oncologiche che li affliggono.

“C’è ancora qualche difficoltà e resistenza nel vedere gli animali in corsia – racconta la presidente dell’associazione Zampa Amica Katia Bertoldi – ma i piccoli ospiti creano in ospedale un ambiente di benessere, non solo con i pazienti ma interagiscono anche con medici e infermieri. Il loro è soprattutto un aiuto emozionale. Sono i bambini stessi a chiedere di poter effettuare le terapie il mercoledì quando i nostri animali sono presenti in reparto: avere una dolce compagnia sul proprio letto li rassicura. Così il bambino accetta più favorevolmente la terapia”.

Anche per vincere alcune delle resistenze citate dalla Bertoldi, ma soprattutto per far conoscere in modo più approfondito la “pet therapy” agli stessi operatori sanitari, domani Zampa Amica in collaborazione con l’Azienda sanitaria e la Provincia organizza un convegno sull’argomento all’ospedale Santa Chiara. Una giornata intera dedicata alle esperienze trentine e non. Ospiti saranno anche il primario di pediatria del policlinico San Matteo di Pavia Gloria Pelizzo, alcuni medici dell’azienda ospedaliera e universitaria Careggi di Firenze e Carla Giugno, docente presso l’ospedale Cà Foncello di Treviso e referente del progetto “Coccole pelose”.

La pet therapy si fonda sul ruolo dell'animale come “mediatore” e “catalizzatore” di un processo di relazione con la persona, per favorirne il benessere, la socializzazione e, in casi particolari, la cura e la riabilitazione di situazioni di malattia o disabilità. In Trentino, oltre al rapporto ormai consolidato con il reparto di pediatria del Santa Chiara diretto da Annunziata Di Palma, Zampa Amica lavora anche con le scuole del territorio, negli asili e in alcune Rsa con gli anziani.

A Villa Belfonte risiede un cavallino puro sangue arabo in miniatura, addomesticabile e molto dolce, che oltre a tenere compagnia agli ospiti della struttura ha imparato a salire e scendere dall’automobile, a prendere l’ascensore e a entrare comodamente nelle stanze degli assistiti. Chissà che presto non lo vedremo pure in corsia.

“Abbiamo attivato anche un progetto con i pazienti pediatrici che stanno seguendo la protonterapia – continua Katia Bertoldi -; la mattina per le pesanti terapie devono essere sedati così nel pomeriggio offriamo loro l’opportunità di passare un po’ di tempo insieme ai nostri animali presso l’Rsa di Villa Belfonte. Rispetto agli inizi di questo percorso, la mentalità sta cambiando e c’è una maggiore apertura e sensibilità nei confronti della pet therapy. In Trentino, però, siamo ancora indietro rispetto ad altre realtà italiane”.

Sono diversi gli studi scientifici e universitari che in questi anni stanno valutando sempre di più l’importanza della pet therapy e anche il Ministero della Salute si sta impegnando per dimostrarne l’efficacia.













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