Trentino, il Consiglio di Stato respinge il ricorso sulle elezioni provinciali

In serata la sentenza che rigetta l'istanza della Fiamma tricolore e salva il consiglio provinciale e la giunta Dellai



TRENTO. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso sulla legittimità delle elezioni provinciali in Trentino del 2008, presentato dalla Fiamma Tricolore.

Lo ha reso noto in aula il presidente del Consiglio provinciale Giovanni Kessler.

A decidere in udienza pubblica è stata la quinta sezione del Consiglio di Stato. A presiederla era Stefano Beccarini con relatore Marco Lipari e componenti anche Aldo Scola e Nicola Russo.

 Il ricorso contestava il voto disgiunto, avvenuto per la prima volta nella storia dell'autonomia, tra le Province autonome di Bolzano e di Trento. Al riguardo veniva ipotizzata la violazione dell'art. 48 dello Statuto di autonomia della Regione Trentino Alto Adige-Suedtirol, che prevede lo svolgimento contestuale del voto in tutto il territorio.

Si era votato in questo caso il 26 ottobre in Alto Adige (che era la data prestabilita) e il 9 novembre a Trento. Lo slittamento in Trentino era stato causato dalle procedure che avevano visto l'esclusione dalla competizione elettorale della lista dell'Udc, decisa prima dalla Commissione elettorale provinciale di Trento, poi ribaltata dal Tar, infine, riconfermata dal Consiglio di Stato, su ricorso della Lega Nord.

La ragione dell'esclusione era stata la mancata convalida da parte di un pubblico ufficiale della firma del segretario provinciale del partito sotto la lista dei candidati dell'Udc.













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