«Trentino Digitale, nuovo piano in discontinuità col passato»

Trento. “Se pensiamo che solamente il 2% dei processi della pubblica amministrazione trentina sono digitalizzati, capiamo quanto lavoro ci sia da fare”. Così l’assessore allo sviluppo economico...



Trento. “Se pensiamo che solamente il 2% dei processi della pubblica amministrazione trentina sono digitalizzati, capiamo quanto lavoro ci sia da fare”. Così l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, che ieri ha incontrato i rappresentati sindacali, Fiom-Cgil e Fim-Cisl, di Trentino Digitale, di cui recentemente la Giunta provinciale ha rinnovato il consiglio di amministrazione, nominando come nuovo presidente Roberto Soj.

“Dentro la società – ha ribadito l’assessore – c’è qualità e competenza, ma dobbiamo fare in modo che queste competenze possano essere utilizzate al meglio. Il nostro obiettivo – ha chiarito – è quello di consentire all'azienda di poter esprimere tutte le sue potenzialità, secondo un nuovo piano industriale ed una conseguente nuova organizzazione che siano più aderenti ai mutamenti avvenuti negli ultimi anni e alle esigenze della pubblica amministrazione, intesa nel suo complesso e non solo come Provincia. Abbiamo bisogno di analisi dei processi, di sviluppatori e di diffondere la rete su tutto il territorio trentino. Il rinnovato board – ha annunciato Spinelli – lavorerà nei prossimi mesi, in discontinuità con il passato, per predisporre il nuovo piano industriale, pronto ad inizio 2020, nel quale verrà ridefinita la vision di Trentino Digitale. Come detto in altre occasioni - ha spiegato Spinelli - la Provincia non intende disperdere un patrimonio di conoscenze e di professionalità costruito nel tempo e difficilmente reperibile sul mercato locale”. Sui premi di produttività, oggi non omogenei rispetto ai dipendenti delle due società, Informatica Trentina e Trentino Network che fondendosi hanno dato vita a Trentino Digitale, l’assessore ha evidenziato la volontà della giunta, nel rispetto delle normative, di arrivare ad un’armonizzazione per evitare penalizzazioni e conflittualità.













Scuola & Ricerca

In primo piano