il rapporto conferma

Tragedia dell’Airbus 447 manovra errata del co-pilota

Fu una manovra errata del copilota a causare il disastro del volo Air France AF447 da Rio de Janeiro a Parigi precipitato il 1° giugno 2009 nell'Atlantico che provocò la morte di 228 persone, tra cui i trentini Lenzi, Zandonai e Zortea



TRENTO. Fu una manovra errata del copilota a causare il disastro del volo Air France AF447 da Rio de Janeiro a Parigi precipitato il 1° giugno 2009 nell'Atlantico che provocò la morte di 228 persone fra le quali i trentini Luigi Zortea, Giovanni Battista Lenzi e Rino Zandonai che stavano tornando da una missione per la «Trentini nel mondo». A dare l’anticipazione è il blog G1 della rete mediatica brasiliana O Globo. Dunque la ricostruzione fatta dalla Bea (l’ufficio di indagine e analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese) il co-pilota rallentò eccessivamente la velocità dell'Airbus A330 e il pilota non fece in tempo a correggere la manovra sbagliata perché il velivolo perse portanza ed entrò in stallo, avvitandosi e precipitando in mare. Uccidendo tutte le persone a bordo. Il rapporto è già stato inviato alle autorità brasiliane e dovrebbe essere reso pubblico il 5 luglio. Ma la stampa ne ha già anticipato le conclusioni. Dunque da quello che viene scritto sul blog, il rapporto attribuisce parte delle responsabilità anche al design e alla disposizione dei comandi nella cabina di pilotaggio che hanno ostacolato la percezione della realtà da parte di pilota e co-pilota. Il capitano si era allontanato per andare a dormire e ai comandi era rimasto solo il copilota. Nelle registrazioni della scatola nera si sente l'allarme di stallo suonare oltre 70 volte in un minuto per indicare la velocità troppo bassa. A quel punto il copilota ha erroneamente alzato il muso del jet, rallentandolo ulteriormente invece di abbassarlo per fargli acquisire velocità e riassumerne il controllo. Il comandante rientrò in cabina dopo tre minuti ma non fece in tempo a capire cosa fosse successo e compiere le misure corrette per evitare la tragedia.

Fra un mese ci saranno altre informazioni che aiuteranno a capire passo dopo passo quello che è successo nella cabina. Il ritardo nella presentazione del documento finale è dovuto al fatto che le strumentazioni di sicurezza, necessarie per stabilire le cause dell’incidente (in particolare il “Cockpit voice and flight data recorders») sono state recuperate in un secondo momento. Le anticipazioni di stampa però hanno già detto tanto.













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