Traffico di rifiuti, assolto Rigotti

La Cassazione ha messo la parola fine al lungo processo



TRENTO. La Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a un mese di reclusione nei confronti di Ignazio Rigotti, titolare dell'omonima impresa di autodemolizione della Vela. Rigotti era accusato di traffico illecito di rifiuti. In primo grado l'imprenditore era stato assolto, ma la Corte d'appello di Trento aveva rovesciato la sentenza del giudice Carlo Ancona condannando l'imputato. Nuovo ribaltamento l'altro ieri in Cassazione che ha accolto le tesi dell'avvocato Claudio Tasin.

La bisarca, cioè il camion usato per il trasporto delle autovetture, dell'impresa Rigotti è stata sequestrata quattro volte nel corso del procedimento penale. L'inchiesta ha avuto inizio quando il camion venne fermato dai carabinieri di Denno mentre faceva rientro dalla valle di Non verso Trento. Sul camion erano state caricate due macchine che dovevano essere demolite a Trento, ma nel corso del controllo emerse che il trasporto non era accompagnato dalla necessaria documentazione prevista dalla legge. Da qua è scattata la denuncia per traffico illecito di rifiuti, visto che le auto danneggiate e destinate alla demolizione vengono considerate dalla legge rifiuti destinati ad uno smaltimento speciale. Da quel giorno di febbraio per Ignazio Rigotti - legale rappresentante dell'azienda di famiglia - è iniziato un via vai di sequestri della bisarca, seguiti da dissequestri, seguiti a loro volta da altri provvedimenti di fermo. Poi la sentenza definitiva di assoluzione.

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