sicurezza

Torna lo stop all’alcol in piazza S.Maria

Il sindaco è pronto a modificare in pianta stabile il regolamento per i locali della zona. Gli esercenti: «Non è la soluzione»



TRENTO. Gli uffici comunali lo stanno limando. Poi, a breve, sbarcherà in aula. Di cosa parliamo? Della modifica al regolamento di polizia urbana per impedire, in pianta stabile la somministrazione di bevande alcoliche ai locali di piazza Santa Maria e zone limitrofe: dalle 22 alle sette del mattino successivo.

Lo stesso provvedimento era stato attuato dal sindaco Andreatta, l’estate scorsa, ed era rientrato a fine agosto: il primo cittadino aveva dato risposta non solo alle richieste degli abitanti della zona esasperati dal clima che si era instaurato nella piazza. Ma anche a quelle di cittadini che, pur abitando altrove, ritenevano offensivo che la Basilica di Santa Maria fosse diventata anfiteatro per libagioni assortite. E non solo.

La modifica del regolamento sembrava calendarizzata già per ieri in Consiglio ma slitterà leggermente. Il centrodestra ci tiene a ricordare, eravamo a Natale, la primogenitura di un ordine del giorno che suggeriva appunto la modifica del regolamento: «La Basilica di S. Maria Maggiore rappresenta un gioiello dal punto di vista architettonico, storico-artistico, culturale e religioso. L'Amministrazione ha investito delle somme decisamente importanti per l'arredo urbano della piazza antistante: purtroppo la piazza e le vie limitrofe si trasformano all'imbrunire in luoghi infrequentabili, con soggetti che compravendono sostanze stupefacenti, siedono sul sagrato e nella piazza, consumando alcolici ed urinando in ogni dove. Ad inizio dell’estate si era raggiunto il culmine del degrado si è toccato la settimana scorsa quando nel bel mezzo di una sorta di rave party si sono viste delle persone salire nelle nicchie della Basilica, mettendosi a ballare, come su noti cubi della discoteca» notavano gli estensori. Voto plebiscitario, un solo astenuto, ed ora (entro marzo) il regolamento andrà modificato. Riguarderà ancora piazza Santa Maria Maggiore, vicolo Morosante, via San Giovanni, piazzetta 2 settembre 1943, via Prepositura, piazza Leonardo da Vinci, piazza della Portella, via Roma, via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, vicolo Colico, piazzetta Lainez e via Cavour: «In tutti i giorni della settimana - dalle ore 22 alle ore 7 del giorno successivo - è vietata la vendita per asporto o la cessione a terzi, a qualsiasi titolo, di bevande alcoliche e superalcoliche da parte di chiunque risulti, a vario titolo ed in forme diverse, autorizzato alla vendita al dettaglio per asporto di tali prodotti. L'inottemperanza al divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche prevede multe da 250 a 1500 euro» recitava il provvedimento estivo.

Massimiliano Peterlana, presidente Fiepet e vice della Confesercenti non promuove l’idea: «Chi vuole bere e fare confusione si comprerà alcolici al supermercato per poi continuare a bivaccare in una piazza bella ma vuota. Piuttosto la si rivitalizzi, la si occupi con iniziative ed attività. Si studi un calendario strutturato e vario. Vietare serve a poco».(g.t.)













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