Torna la banda del trapano, furti in serie

Nel fine settimana messi a segno 7 colpi tra Mattarello, via Marighetto, via Gocciadoro, Nave San Rocco e Zambana



TRENTO. E’ tornata la banda del trapano. Approfittano dei momenti in cui le famiglie escono di casa. Forse le tengono d’occhio e poi entrano in azione bucando il cilindretto delle serrature con un trapano appunto. Tra sabato e domenica mattina hanno fatto una vera e propria strage di serrature svaligiando sette tra appartamenti e case singole un po’ tutta la città. Presi di mira i sobborghi, ma anche strade vicine al centro città. La tecnica è semplice. I ladri aspettano in genere che i padroni di casa oppure suonano al campanello per verificare che non ci sia nessuno. Poi inseriscono la punta del trapano al centro della serratura, proprio dove viene infilata la chiave. Pochi secondi e il gioco è fatto. Resistono solo le serrature di sicurezza. Le altre cedono. Poi i ladri arraffano tutto quello che trovano.

Sabato pomeriggio tra le 14 e 30 e le 19 hanno colpito in via Marighetto per due volte, a Mattarello in via della Rozola, in via Gocciadoro e in via Anzoletti. Potrebbe essere anche la stessa mano, ma le forze dell’ordine sono propense a credere che si tratti di una banda composta da più persone che si dividono le varie zone della città. La tecnica usata è la stessa, quindi è probabile che si tratti di persone che si conoscono tra di loro. Si pensa a una banda anche perché agiscono in zone omogenee della città. Infatti, dopo il pomeriggio di fuoco nella parte sud, nella notte tra sabato e domenica i ladri sono entrati in azione a nord di Trento. Sono stati messi a segno due furti, uno a Zambana e uno a Nave San Rocco. Di tutta la serie, quest'ultimo è stato il più ricco per i ladro. Hanno trovato in casa un bottino di 6 mila euro fra denaro contante e gioielli.

Gli altri colpi hanno fruttato meno, ma i proprietari si sono sempre trovati la casa sottosopra e hanno provato la spiacevole sensazione di essere stati violati in quello che avevano di più intimo. Ai malcapitati non è restato altro da fare che presentare denuncia alle forze dell’ordine.

Dopo i colpi in serie nella collina di Trento, soprattutto a Povo, adesso tocca alla pianura. Il fatto che i furti siano così tanti e di seguito mostra come probabilmente ad agire siano delle vere e proprie bande provenienti da fuori provincia. In questi casi si tratta di persone che non temono neanche di essere intercettate dai padroni di casa. In un caso, a Povo, i ladri hanno colpito il padrone di casa, un medico, che è rientrato mentre stavano rovistando in casa sua. Per questo motivo il fenomeno dei furti in appartamento rischia di diventare una vera e propria piaga. Per il momento, episodi violenti non ne sono stati registrati ma il pericolo esiste.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano