Tenta di uccidere la vicina con un cuscino 

Fermata dai carabinieri una 52enne per l’aggressione a Umberta Degan, 75 anni. All’origine del gesto furti e ludopatia



TRENTO. Non era stato uno sconosciuto ad aggredirla sul pianerottolo di casa, a spingerle un cuscino sul volto e a farla cadere per terra. No, in base alle indagini dei carabinieri, a colpire Umberta Degan il 9 luglio, sarebbe stata la vicina di casa 52enne, Teodora Marolo. Che da sabato si trova al carcere di Spini in virtù di un fermo di polizia giudiziaria. Con l’accusa - pesantissima - di tentato omicidio. E si dichiara innocente. L'aggredita è una donna di 75 che nonostante l’età e problemi di salute ha reagito benissimo alla cure dei sanitari che. Il suo racconto e poi le indagini svolte dai militari del nucleo informativo e del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Borgo, hanno portato ad una svolta. Inizialmente si era pensato ad una caduta accidentale ma quando la donna ha ripreso conoscenza, ha raccontato una realtà molto diversa. E si è arrivati così al fermo della 52enne casalinga.

L’allarme. Era il pomeriggio del 9 luglio quando è arrivato l’allarme al 112. A chiamare alcuni ragazzi che stavano giocando sulle scale del condominio al numero 14/c di via Graberi, a Pergine. «C’è una donna a terra» hanno spiegato. Quando i sanitari sono arrivati Umberta era incosciente, con il volto coperto di sangue. «Due o tre minuti di ritardo - hanno poi spiegato ai carabinieri - e l’anziana sarebbe morta». Viene caricata sull’ambulanza, arriva al pronto soccorso e piano a piano si riprende. In quel momento pare che i traumi siano una conseguenza della caduta, ma poi Umberta inizia a parlare.

Il cuscino. Con difficoltà, come se recuperasse un pezzo alla volta frammenti di quello che aveva vissuto, racconta che è stata aggredita. In ospedale arrivano i carabinieri e ascoltano la donna. Che spiega di esser stata sorpresa da qualcuno alle spalle che le ha coperto il volto con un cuscino. Era caduta, aveva cercato di rialzarsi ed era stata gettata a terra di nuovo. Sempre con la compressione del cuscino contro il suo volto. Tanto che ha perso anche un dente.

Le indagini. Vengono sentiti i condomini e i carabinieri hanno in mano una traccia da seguire. La vittima ha raccontato, infatti, di aver avuto uno confronto, poco prima dell’aggressione con la vicina, con Teodora Marolo. Le due erano amiche e la 52enne a volte andava dalla 75enne a farle le pulizie. Umberta si era accorta che le era sparito il bancomat e anche alcuni gioielli. Con il bancomat erano stati fatti anche dei prelievi e per l’anziana a farli era stata Teodora.

Il confronto. Quel lunedì la vittima era andata nell’appartamento (nello stesso palazzo) dell’amica per dirle detto che sarebbe andata in banca per farsi consegnare i filmati del bancomat perché era convinta che le avesse rubato i soldi facendo prelievi da 100 euro alla volta. L’altra ha negato e Umberta è uscita.

L’aggressione. In base alla ricostruzione dei carabinieri Teodora avrebbe preso un cuscino e avrebbe con questo coperto il volto dell’anziana facendola cadere a terra.

La ludopatia. Secondo i carabinieri all’origine dei piccoli furti e dei prelievi ci sarebbe la ludopatia di Teodora. Le slot sarebbero state delle calamite e lì avrebbe perso tanto denaro. Tanto da arrivare a fare ciò di cui è accusata. (m.d.)













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