Tenta di rubare un dvd dovrà pagare 7.550 euro

L’imprenditore schiacciato dalla crisi non aveva il denaro per acquistare il regalo di compleanno (da 14,99 euro) al figlio. Ora farà opposizione



TRENTO. La crisi economica lo ha messo in ginocchio tanto da non lasciargli in tasca nemmeno i soldi per fare un regalo di compleanno a suo figlio. Ed è stato il desiderio di vedere un sorriso sul viso del piccolo che lo ha spinto a commettere un reato: a cercare di rubare un dvd in un grande negozio cittadino. Un gesto maldestro che è stato notato dagli addetti alla sicurezza che lo hanno fermato e denunciato. 14 euro e 99 centesimi il valore del dvd e 7.750 euro il valore della multa che l’uomo è stato condannato a pagare in virtù di un decreto penale di condanna. Contro cui il suo legale si è opposto.

La vicenda risale a qualche settimana fa quando l’imprenditore decide che non può non fare il regalo di compleanno al figlio. La sua situazione economica è stata resa molto difficile dalla crisi tanto da rendergli difficoltoso persino l’acquisto di un regalo per i figlio. Ed è in questa situazione che matura la malaugurata idea di rubare qualcosa. Dopo una visita ad un grande negozio, la sua decisione cade su un dvd in offerta a 14 euro e 99 centesimi. Una cifra minima per molto ma non per lui. Non li aveva, non avrebbe potuto pagarli. Ed ecco che decide di rubarlo, togliendo la confezione con l’antitaccheggio. Tutti i suoi gesti, probabilmente impacciati visto che una cosa simile non l’aveva mai fatta, vengono notati dagli addetti alla sicurezza che per tutto l’orario d’apertura sono chiamati a controllare che nessuno rubi. E, visto l’uomo, no faticano a fermarlo. L’imprenditore viene denunciato per tentato furto. Dalla procura arriva la richiesta di un decreto penale ad un mese di reclusione che, convertito in multa pecuniaria (ogni giorno di carcere equivale a 250 euro), porta alla cifra definitiva di 7.500 euro più la pena pecuniaria della multa di 50 euro. Ora contro il decreto è stata presentata opposizione con la richiesta, quindi, del rito ordinario.

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