spini di gardolo

Tenta di entrare in carcere con l'eroina, arrestato

L'uomo nascondeva in bocca lo stupefacente, ma gli agenti lo hanno scoperto



TRENTO. Parlava con difficoltà, come se avesse un ascesso in bocca. Ma era un involucro contenente 9 grammi di eroina. Lo aveva uno straniero arrestato, che gli agenti di polizia penitenziaria stavano controllando all'ingresso nel carcere di Trento. L'uomo, di origine marocchina, una volta scoperto, ha tentato invano la fuga.

A riferire l'episodio, che risale alla sera di lunedì, è Donato Capece, segretario generale di Sappe (Sindacato autonomo di polizia penitenziaria), che auspica per i due colleghi che sono intervenuti, un Sovrintendente e un assistente capo di polizia penitenziaria, «una ricompensa ministeriale». Capece allarga poi il discorso alla situazione degli stranieri nelle carceri italiane in generale. «Oggi in Italia - afferma - sono complessivamente detenuti oltre 17.500 stranieri. Dovrebbe essere espulsi per scontare la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza. Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d'origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia».













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