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Tbc, nessun altro ammalato nelle due scuole

Gli esami dell'Azienda sanitaria hanno riscontrato ad Ala quattro casi di "contatto" con il virus ma senza lo sviluppo della malattia



ALA. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari, dopo la segnalazione dei due casi di sospetta tubercolosi, ha concluso la prima fase degli accertamenti sanitari per verificare l’eventuale contatto con il germe della tubercolosi polmonare negli alunni e negli insegnati delle scuole materna e media di Ala.

L’Apss continuerà la sorveglianza sanitaria e a tutti i bambini risultati negativi al test cutaneo appena concluso verrà eseguito, tra circa due mesi, un secondo test per escludere, con ragionevole certezza, la possibilità di infezione. Per i casi di sospetta tubercolosi polmonare inizialmente segnalati è stata confermata la diagnosi e attualmente i due bambini sono in terapia e in buone condizioni cliniche. Dal momento che l’infettività cessa due settimane dopo l’inizio della terapia, in seguito ad una valutazione medica, i bambini potranno essere riammessi a scuola.

Negli istituti frequentati dai due bambini sono stati eseguiti i test cutanei, test Mantoux o tubercolina, su 92 compagni di scuola e su 33 insegnanti per identificare eventuali infezioni tubercolari latenti. Nella scuola materna sono risultati positivi al test un bambino – su 51 esaminati – e un insegnante – su 12 esaminati; il test su sangue (Quantiferon), risultato negativo, ha consentito di attribuire la positività riscontrata nel bambino ad una pregressa vaccinazione antitubercolare.

Nella scuola media inferiore sono risultati positivi un bambino su 41 esaminati e un insegnante su 21. Si segnala una positività al test cutaneo di un secondo bambino, compagno di gioco di uno dei bambini in terapia, non frequentante la scuola media (contatto extrascolastico).

È necessario ricordare che il rischio di trasmissione del germe della tubercolosi esiste solo in presenza di malattia. I bambini e gli insegnanti risultati positivi alla tubercolina hanno eseguito la radiografia del torace; in tutti i casi è stato escluso lo stato di malattia. I risultati dei test condotti dimostrano che il rischio di trasmissione della malattia nei bambini che frequentano le due scuole interessate è basso.

Come previsto dalle linee guida internazionali sul controllo della tubercolosi, i medici dell’Apss hanno raccomandato la profilassi specifica per la malattia a tutti i bambini che non hanno ancora compiuto i 5 anni fino all’esecuzione di un secondo test tubercolinico, programmato a distanza di circa due mesi dal primo. Qualora negativo anche il secondo test, verrà data indicazione di interrompere la profilassi, perché vi sarà la ragionevole certezza che non vi è stata trasmissione dell’infezione.

L’indicazione alla profilassi per i bambini con meno di 5 anni è una raccomandazione medica a massima tutela della salute individuale del bambino, prevede l’adesione volontaria dei genitori, non è obbligatoria e non costituisce un vincolo alla frequenza scolastica.













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