Tagesmutter, la rivolta dei pannolini

La direttrice della cooperativa Il Sorriso: quelli sporchi li restituiremo ai genitori, abbiamo chiesto un incontro in Comune



TRENTO. Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti mette in difficoltà anche le Tagesmutter. Maria Grazia Gasperoni, direttrice della cooperativa “Il Sorriso” che offre il servizio in convenzione con il Comune, ha chiesto un incontro urgente per sottoporre all’amministrazione Andreatta il problema: al momento, le varie Tagesmutter che lavorano per la cooperativa (o per meglio dire, i loro “assistiti”) producono un centinaio di pannolini sporchi al giorno. «Secondo il piano rifiuti ora in vigore - ha spiegato la direttrice Gasperoni - ogni Tagesmutter dovrebbe accumulare i pannolini per tre o quattro settimane per riempire il bidone. Una situazione simile è ingestibile, servono ritiri più frequenti ma ciò andrebbe a cumulare costi troppo elevati».

Le soluzioni prospettate sono due: o Il Sorriso chiederà un contributo per lo smaltimento dei pannolini alle famiglie, oppure le Tagesmutter dovranno consegnare ogni giorno ai genitori, assieme al bambino, anche i pannolini sporcati durante il giorno. Toccherebbe così ai genitori farsi carico dello smaltimento, ma almeno le famiglie non sarebbero costrette a pagare una tariffa rincarata.

La direttrice ha comunque avviato un confronto con il Comune e attende che le venga fissato un incontro per poter esporre il problema e valutare le soluzioni possibili. Che al momento sono però le due appena citate: famiglie costrette a pagare un contributo per le spese di smaltimento o a occuparsi dello smaltimento in proprio, riportando a casa bimbo e pannolini zozzi.

Quella dei pannolini e dei pannoloni è una delle criticità subito evidenziate nel nuovo sistema di raccolta. Prima di tutto per la quantità di questo genere di rifiuti, che va per forza smaltito come residuo. In seconda battuta, per la tipologia: se è vero che i rifiuti possono essere accumulati lo è altrettanto che alcuni tipi di immondizia generano problemi di cattivi odori. I pannolini - e i pannoloni per gli adulti incontinenti, di cui anziani, case di riposo e famiglie con anziani a carico, fanno larghissimo uso. Riempire un bidone da 120 litri con pannolini impregnati di deiezioni è problematico e può creare difficili situazioni igienico sanitarie. Oltre allo smaltimento, c’è anche il problema delle tariffe, che diventerebbero insostenibili. É presumibile che la stessa difficoltà riguardi asili e scuole per l’infanzia.

Lo stesso nodo è stato al centro delle numerose prese di posizione da parte delle opposizioni in consiglio comunale. La debole replica da parte degli esperti è che esistono in commercio anche pannolini lavabili, ma è evidente che al problema non si è pensato con sufficiente anticipo. Da parte del Comune c’è comunque l’impegno a prendere in esame le possibili soluzioni. L’assessore Michelangelo Marchesi ha annunciato correttivi a breve termine, nell’arco di un paio di settimane. Una delle ipotesi al vaglio è quella di offrire sacchetti di pezzatura inferiore ai 30 litri attuali, per risolvere o ridurre almeno il problema degli odori.













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