Studenti-professori per aiutare la nuove matricole

Con l’inizio delle lezioni riparte il servizio dei tutor: consigli pratici, preparazione di esami e pranzi esotici


di Martina Bridi


TRENTO. Inizio delle lezioni oggi per le facoltà di Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Filosofia, Scienze cognitive e Scienze matematiche, fisiche e naturali. Se per alcuni si tratta di proseguire un percorso formativo iniziato ormai qualche anno fa, per gli studenti che si sono immatricolati quest'estate è ancora tutto da scoprire. Per non lasciarli completamente allo sbaraglio, dal 2008 all'Università di Trento è attivo un servizio di tutorato «da studente a studente»: studenti «senior», iscritti a corsi di laurea magistrale e ai corsi di dottorato, mettono a disposizione di altri studenti meno esperti il loro bagaglio di esperienza e le loro competenze nelle materie d'esame e non solo. «Annualmente collaborano come tutor circa 120 studenti» spiega Annamaria Larentis, responsabile dell'ufficio collaborazioni studenti e servizi allo studio. Le attività di tutorato si dividono in quelle più generali, prevalentemente per attività informativa in merito all'organizzazione della didattica, agli adempimenti amministrativi, ai piani di studio e ai diversi aspetti della vita universitaria, quelle più specialistiche riguardanti il supporto nello studio, il superamento degli esami, la partecipazione attiva alle lezioni. Considerato l'impegno e lo sforzo al quale gli studenti senior sono chiamati, per loro è previsto un compenso orario lordo di 16 euro. Ma dai racconti di chi ha prestato servizio si capisce che la soddisfazione più grande non è tanto quella economica, quanto l'esperienza in sè. «In tre anni di tutorato ricordo la volta in cui non ci siamo resi conto che l'orario di chiusura fosse ormai passato e siamo stati costretti a scavalcare i cancelli della facoltà sperando di non far suonare l'allarme – ricorda Marta - Un'altra volta sono stata a fare lezione a casa di una ragazza camerunense che mi ha cucinato per pranzo pollo alle banane! E poi ancora quiz collettivi modello Gerry Scotti, spiegazioni in extremis sulle panchine lungo l'Adige, tentativi di tradurre la versione cinese della Costituzione italiana, mental coaching il giorno dell'esame...insomma, ne abbiamo viste di tutti i colori!». Per Karima Oustadi, studentessa di Economia, è stata un'esperienza così coinvolgente che il prossimo anno intende ripeterla: «La prima lezione è stato un po' come sentirsi dalla parte del professore, ma poi ho cercato di far sentire a loro agio gli studenti, fornendo i miei contatti personali, incontrandoli non solo in aula tutor ma continuando la lezione anche in cortile o davanti ad un caffè». E continua: «Ricordo che anch'io al primo anno avrei voluto avere una persona di riferimento, più vicina a me perché ugualmente studente, che potesse darmi una mano in quello che proprio non capisci». Anche Francesco Epiboli racconta dell'esperienza da tutor con entusiasmo: «Con la maggior parte ci trovavamo una volta alla settimana, ma alcuni avrebbero voluto fare ripetizioni anche più spesso, vacanze di Natale comprese! Il giorno dell'Epifania ho avuto studenti a ripetizione tutto il pomeriggio e alcuni sono tornati dalla Campania apposta per fare l'ultimo ripasso prima dell'esame! La cosa curiosa è che venivano o studenti molto bravi e volevano solo delle conferme sugli argomenti più difficili, oppure quelli che non avevano capito assolutamente nulla e puntavano a preparare l'esame solo con le mie ripetizioni».

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