Strappa la borsetta e fugge: scippo in piazza Dante

Vittima una ragazza che stava camminando davanti al palazzo della Regione. Subito intervenuti i carabinieri ma dal giovanissimo malvivente nessuna traccia


di Paolo Piffer


TRENTO. Città semideserta, ieri sera attorno alle 20. E anche la zona di piazza Dante, pur con i suoi inquietanti punti scuri, sembrava prima di insidie. Solo apparenza. Ne sa qualcosa la ragazza che a quell’ora stava camminando davanti al palazzo della Regione e che, all’improvviso, è stata assalita alle spalle da un giovane che con forte strattone le ha strappato la borsetta e poi s’è dato alla fuga sulla vicina via Gazzoletti. Sembrava tutto tranquillo, insomma, ma qualcuno nell’ombra stava aspettando il momento (o la persona giusta) per entrare in azione, forse approfittando anche del riparo fornito dalla recinzione del cantiere allestito proprio davanti al palazzo della Regione. La ragazza, ripresasi dal grande spavento, ha subito chiesto aiuto e pochi istanti più tardi, in zona, è arrivata una pattuglia del radiomobile della Compagnia di Trento. La giovane è anche riuscita a fornire ai militari una sommaria descrizione dello scippatore che lei, nei pochi concitati secondi, è riuscita a vedere. Si trattava di un giovane sui 18/20 anni, che vestiva in jeans, con un giubbotto blu e un cappellino con visiera, anch’esso blu e scritta gialla. I carabinieri si sono subito attivati e nei minuti successivi hanno fermato e controllato alcuni ragazzi nella zona. Nessuno di loro, però, è risultato coinvolto nello scippo. E almeno fino a ieri sera, del malvivente non c’era traccia. L’episodio, inutile dirlo, è destinato a rinfocolare le già accesissime polemiche che da anni infuriano sulla sicurezza in piazza Dante. I controlli sono stati intensificati, è vero, ma da più parti si chiede ancora maggiore attenzione e severità verso chi trasforma la bella area verde e le immediate vicinanze in una sorta di mercatino dello stupefacente. Senza contare poi, che una volta calato il sole, muoversi in quei posti può essere quanto meno poco piacevole. A febbraio, una decina di militaridella Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione Carabinieri di Mestre sono saliti qui nel capoluogo per dar man forte ai colleghi che quotidianamente presidiano il territorio - non solo piazza Dante, ovviamente – ma che proprio per ragioni numeriche non possono monitorare contemporaneamente un numero assai alto di “zone sensibili”, sia nell’area urbana che in quella extraurbana. Solo pochi giorni fa, nel corso di due distinte operazioni condotte da Guardia di Finanza e Squadra Mobile, in manette sono finite sei persone: quattro - tunisini tutti senza permesso di soggiorno - avevano avviato una fiorente attività di spaccio proprio in piazza Dante mentre gli altri due – una coppia con la donna incinta – vendevano eroina da fumare in piazza Venezia, prevalentemente a clientela italiana. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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